17 OTT - “Credo che in questo Consiglio Nazionale sia pienamente emerso come la linea seguita dalla Federazione in questo triennio abbia acquisito importanti risultati per la professione, basti pensare al riconoscimento nella legge di bilancio della remunerazione del farmacista per l’applicazione sperimentale dell’I-MUR, o all’inserimento del farmacista di comunità nella sanità digitale, con l’istituzione del Dossier farmaceutico nel fascicolo sanitario elettronico. E’ vero che alcune pesanti negatività, su tutte l’approvazione della Legge sulla concorrenza, non si sono potute evitare ma quanto elaborato e prodotto in questi anni dalla Fofi ci mette quantomeno nelle condizioni di poter competere per un servizio farmaceutico che sia improntato alla professionalità e radicato nei processi di cura e di tutela della salute”. Ad affermarlo è il segretario della Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani (Fofi) Maurizio Pace, in occasione del Consiglio Regionale della Federazione svolto ieri a Roma.

“Vorrei sottolineare – ha proseguito Pace - che abbiamo sempre operato per costruire il futuro della professione e questo significa anche e soprattutto occuparsi dei giovani. Nel triennio si è riusciti  ad avviare, con la Conferenza dei direttori di Dipartimento, il non facile percorso della riforma del corso di laurea, adeguandolo ai nuovi compiti che attendono il professionista, abbiamo cercato con successo di far incontrare la domanda e l’offerta con la piattaforma di FarmaLavoro, e abbiamo contrastato storture come il ricorso ai tirocini per i professionisti già abilitati. E del resto, il nostro costante impegno per il modello della farmacia dei servizi è anche una risposta alla crisi occupazionale: perché una farmacia che eroga prestazioni per la presa in carico del paziente è fatta soprattutto di persone, non di strumentazioni, di farmacisti motivati e preparati. Su questa strada intendiamo proseguire, cercando come abbiamo fatto finora di creare la massima collaborazione di tutte le componenti professionali”.