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Nuovi Lea. Gemmato: “Proroga Dm Tariffe richiesto da un numero cospicuo di Regioni”
Il sottosegretario alla Salute ha risposto a due interrogazioni sul tema di Pd e M5S: “Nella seduta straordinaria della Commissione salute le regioni e le province autonome, all'unanimità, hanno ritenuto idoneo assecondare la richiesta di proroga, anche al fine di valutare una più ampia revisione delle medesime tariffe, assicurando nel contempo una graduale transizione al nuovo tariffario”.
04 APR -

“L’ulteriore proroga si è resa necessaria a fronte dell'espressa richiesta di un cospicuo numero di regioni. Infatti, nella seduta straordinaria della Commissione salute, alla presenza degli Assessori alla salute delle regioni e province autonome e di rappresentanti del Ministero della salute, il giorno 25 marzo 2024, le regioni e le province autonome, all'unanimità, hanno ritenuto idoneo assecondare la succitata richiesta, anche al fine di valutare una più ampia revisione delle medesime tariffe, assicurando nel contempo una graduale transizione al nuovo tariffario. Allo stato attuale, detto provvedimento di proroga – a seguito dell'intesa sancita in Conferenza Stato-regioni – è all'esame degli organi di controllo”. Lo ha detto il sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato rispondendo a due interrogazioni di Pd e M5S sulla proroga al 1° gennaio 2025 dell'entrata in vigore del Dm Tariffe.

La risposta integrale:

Signor Presidente, ringrazio gli Onorevoli interroganti che mi offrono l'opportunità di fare chiarezza su un tema che in questi giorni è stato molto dibattuto ed è oggetto di attenzione da parte di tutti gli operatori del settore.
Mi riferisco al sistema tariffario ad oggi in vigore per le prestazioni sanitarie di assistenza ambulatoriale e protesica, sul quale occorre, preliminarmente, fare alcune doverose premesse.
Come noto, l'articolo 64 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri LEA del 12 gennaio 2017 – relativo alle norme transitorie – aveva rinviato l'entrata in vigore delle disposizioni in materia di assistenza specialistica ambulatoriale e di erogazione di dispositivi protesici, di cui agli allegati al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, alla pubblicazione dei decreti del Ministro della salute di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, previa intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, di definizione delle tariffe massime delle medesime prestazioni.
Tanto premesso, occorre ricordare che i lavori per l'emanazione dei nuovi nomenclatori sono iniziati subito dopo l'entrata in vigore del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri LEA e sono stati particolarmente articolati, hanno subito numerose pause ed arresti (per la pandemia e per il complicato confronto con le regioni) e, solo dopo un lungo iter istruttorio, esitato nell'annessa relazione metodologica, il 4 agosto 2023 è stato pubblicato in G.U. il decreto del Ministro della salute, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze del 23 giugno 2023, di determinazione delle tariffe dell'assistenza specialistica ambulatoriale e protesica, come previsto dal sopra citato articolo 64 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 12 gennaio 2017.
Tuttavia, per consentire un maggior lasso di tempo per l'adeguamento dei vari sistemi dei diversi operatori coinvolti alle nuove tariffe, con successivo decreto del Ministro della salute, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze del 31 dicembre 2023, è stato stabilito che le disposizioni del decreto 23 giugno 2023 entrassero in vigore dal 1° aprile 2024.
Da ultimo, come rilevato dagli interroganti, l'entrata in vigore del provvedimento è stata posticipata al 1° gennaio 2025.
Tale ulteriore proroga si è resa necessaria a fronte dell'espressa richiesta di un cospicuo numero di regioni. Infatti, nella seduta straordinaria della Commissione salute, alla presenza degli Assessori alla salute delle regioni e province autonome e di rappresentanti del Ministero della salute, il giorno 25 marzo 2024, le regioni e le province autonome, all'unanimità, hanno ritenuto idoneo assecondare la succitata richiesta, anche al fine di valutare una più ampia revisione delle medesime tariffe, assicurando nel contempo una graduale transizione al nuovo tariffario.
Allo stato attuale, detto provvedimento di proroga – a seguito dell'intesa sancita in Conferenza Stato-regioni – è all'esame degli organi di controllo.

04 aprile 2024
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