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Covid. Con il Green pass è boom di tamponi effettuati in farmacia
Lo rivela un’analisi Iqvia. Mentre nel mese di gennaio 2021 sono stati venduti 148 mila tamponi antigenici in farmacia, a settembre, prima dell’obbligo del green pass obbligatorio sul lavoro erano 586 mila i tamponi venduti per un totale di 17,7 milioni di euro. Con l’introduzione del green pass obbligatorio a ottobre il numero è salito a 844 mila e a novembre i tamponi somministrati in farmacia sono aumentati ulteriormente a un milione e 58 mila unità per un valore di quasi 30 milioni di euro
21 DIC - Quello che ha caratterizzato l’attività delle farmacie nell’ultimo mese, ossia dall’introduzione del green pass obbligatorio per recarsi al lavoro, sono state le lunghe code in strada per assicurarsi il tampone per il Covid-19. Infatti, la distribuzione e somministrazione di tamponi antigenici da parte dei farmacisti ha contraddistinto la loro attività nelle ultime settimane.

Secondo IQVIA - il provider globale di dati, analisi, consulenza e tecnologie innovative in ambito sanitario e farmaceutico - mentre nel mese di gennaio 2021 sono stati venduti 148 mila tamponi antigenici in farmacia, a settembre, prima dell’obbligo del green pass obbligatorio sul lavoro erano 586 mila i tamponi venduti per un totale di 17,7 milioni di euro. Con l’introduzione del green pass obbligatorio a ottobre il numero è salito a 844 mila e a novembre i tamponi somministrati in farmacia sono aumentati ulteriormente a un milione e 58 mila unità per un valore di quasi 30 milioni di euro.

La Regione in cui a novembre sono stati venduti più tamponi a valori in farmacia è stato il Piemonte per un totale di 8,18 milioni di euro, seguita a distanza dalla Sicilia (4,13 milioni di euro) e dalla Campania (3,94 milioni di euro). Segue il Lazio con un valore di 3,25 milioni di euro. Non è tra i primi la Lombardia che a novembre ha segnato vendite di tamponi antigenici in farmacia per un valore di 1,75 milioni di euro.

Per i farmacisti è stato un impegno che ha richiesto tante risorse qualificate umane ed economiche e che, in alcuni casi, particolarmente nelle piccole e medie farmacie, ha inciso negativamente sulla vendita di altri prodotti. Secondo IQVIA al momento sono circa il 60% le farmacie che erogano questo servizio in Italia.

“La farmacia dei servizi ha avuto una grande spinta dalla pandemia, grazie anche alla proattività dei farmacisti che hanno capito l’urgenza,  – ha dichiarato Sergio Liberatore, amministratore delegato di IQVIA Italia. – Tuttavia, il solo servizio non è economicamente sostenibile per un farmacista, anche se i servizi sono importanti strumenti di fidelizzazione”.

Alcune farmacie, particolarmente quelle più grandi, sono state in grado di organizzare il servizio di tamponatura in spazi esterni o attraverso ingressi separati, altri a farmacia chiusa, questo ha agevolato sia il servizio, sia la regolare vendita dei prodotti. Ma non è soltanto la disponibilità di spazio, ma anche l’uso del digitale a contraddistinguere le farmacie “organizzate”, cioè gli esercizi che si sono attrezzati per proporre gli antigenici senza penalizzare le attività di vendita della farmacia. 
21 dicembre 2021
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