Minori. Da Conferenza Unificata ok a Protocollo per la determinazione dell’età stranieri non accompagnati
Zampa: “accordo importante perché riguarda un aspetto decisivo per alcuni dei tanti ragazzi soli costretti a migrare”. Cnoas: “La composizione e le modalità operative dell’équipe multidisciplinare e multiprofessionale, ci vede protagonisti come avevamo richiesto e come facciamo da anni seppure in assenza di atti attuativi che arrivano soltanto oggi”.
IL DOCUMENTO
10 LUG - Ok della Conferenza Unificata Protocollo per la determinazione dell’età stranieri non accompagnati. “Il via libera al protocollo per la determinazione dell’età dei minori stranieri non accompagnati, raggiunto ieri in Conferenza Unificata è una bella notizia che condividiamo prima di tutto con la sottosegretaria alla Salute,
Sandra Zampa, autrice della legge 47 del 2017. La composizione e le modalità operative dell’équipe multidisciplinare e multiprofessionale, ci vede protagonisti come avevamo richiesto e come facciamo da anni seppure in assenza di atti attuativi che arrivano soltanto oggi”. Così
Maria Concetta Storaci, consigliera Cnoas sottolinea l’importanza dell’atto deliberato dalla Conferenza Unificata.
“Abbiamo lottato e lavorato per avere una legge a tutela dei minori soli migranti e sarebbe stato davvero assurdo vederne depotenziato il potenziale di cambiamento per l’assenza di un protocollo – aggiunge la sottosegretaria Zampa - Questo accordo è così importante perché riguarda un aspetto decisivo per alcuni dei tanti ragazzi soli costretti a migrare: rientrare o meno nella minore età fa la differenza per il loro destino ed era giusto predisporre, come previsto dalla legge, uno strumento scientifico per l’accertamento dell’età”.
“Ringrazio il ministro Speranza - aggiunge Zampa - per avere accelerato la conclusione di un iter burocratico davvero troppo lungo: la legge è stata approvata tre anni fa e questo deve farci riflettere sulle lentezze del sistema”.