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Vaccini. Di Maio e Salvini ancora contro l’obbligo. Il “rumoroso” silenzio di Conte
Per il vicepremier Di Maio "i vaccini sono una priorità ma dobbiamo agire sui genitori e non togliere il diritto all'istruzione ai bambini". Sulla stessa lunghezza d'onda anche l'altro vicepremier Salvini: "Ritengo che il diritto all'educazione non possa essere negato a nessuno. È giusto che a inizio anno, nelle scuole e negli asili, possano entrare tutti". A pesare è il prolungato silenzio del premier Conte che, da Costituzione, dovrebbe dirigere la politica generale del Governo
06 AGO - "Deve essere chiaro che per questo governo i vaccini sono una priorità. Ma dobbiamo agire sui genitori e non togliere il diritto all'istruzione ai bambini che non hanno colpe. Una cosa deve essere chiara: per noi dire che non 'vai a scuola se non hai vaccinato un bambino' è sbagliato. Noi diciamo che le vaccinazioni vanno fatte ai bambini. E non è cosa da poco, visto che ci sono altre persone che pensano che non vanno fatte e sono diverse da noi". Così il  vicepremier Luigi Di Maio, intervenendo questa mattina ad Agorà, torna sul caso dei vaccini.
 
Nella serata di ieri si era espresso anche l'altro vicepremier, Matteo Salvini, dichiarando: "Ho vaccinato i miei figli, però ritengo che il diritto all'educazione non possa essere negato a nessuno. È giusto che a inizio anno, nelle scuole e negli asili, possano entrare tutti. Molti Paesi al mondo non obbligano ma educano".
 
Il Governo si schiera quindi in manera compatta sulla linea dettata dalla maggioranza in Senato con l'approvazione degli emendamenti al decreto Milleproroghe che punta ad eliminare per il prossimo anno la sanzione del divieto di accesso all'asilo ai bimbi non vaccinati. Linea politica rimarcata anche dalla ministra della Salute Giulia Grillo che, con un post pubblicato nel week end sulla sua pagina Facebook, aveva sottolineato: "Nessun passo indietro sull'obbligo vaccinale. È stata sospesa per un anno una delle tre forme sanzionatorie previste dalla stessa legge, che prevede il non accesso dei bimbi non vaccinati agli asili nido e alle scuole materne”.
 
Ricordiamo ancora una volta che, se sulla carta l'obbligo resta ancora vigente, nei fatti si tratta di un obbligo completamente depotenziato perché privo di sanzioni. Resterebbe infatti in piedi la sola sanzione pecuniaria che, come spiegato dalla stessa Grillo durante la sua audizione presso le Commissioni riunite Affari Sociali e Sanità, ad un anno dall'entrata in vigore della legge Lorenzin, ammontano a soli 170 euro complessivi.
 
In tutto questo, a far "rumore" è il completo silenzio del premier Giuseppe Conte. Presidente del Consiglio che, sulla base dell'articolo 95 della Costituzione, dovrebbe dirigere la politica generale del Governo ed esserne responsabile. Eppure, ad oggi, nonostante le forti polemiche sollevatesi negli ultimi giorni, è l'unica voce a non essersi ancora espressa su un argomento così delicato.
 
Giovanni Rodriquez
06 agosto 2018
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