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Biotestamento. Ultimatum di De Biasi (Pd): “Si ritirino emendamenti entro il 18 ottobre o mi dimetto dal ruolo di relatrice”
Questa la deadline fissata dalla presidente della Commissione Sanità del Senato per il possibile ritiro di centinaia di emendamenti. In caso contrario, se l'ostruzionismo dovesse non venir meno, De Biasi invierà il fascicolo alla Conferenza dei capigruppo che potrà così decidere di andare direttamente in Aula senza dare mandato al relatore.
11 OTT - "Martedì prossimo, 17 ottobre, sarà la 'deadline' per decidere sul Biotestamento: ci sarà tempo fino ad allora per decidere il ritiro delle centinaia di emendamenti, in caso contrario la commissione dichiara di non essere in grado di proseguire, il relatore si dimette e si invia il fascicolo alla Conferenza dei capigruppo, che può decidere di andare direttamente in Aula senza dare mandato al relatore". E' questa la scadenza fissata dal presidente della commissione Sanità del Senato, nonché relatore del ddl sulle Dichiarazioni anticipate di trattamento o Biotestamento, Emilia Grazia De Biasi.
 
"Martedì - ha spiegato De Biasi al termine della seduta odierna della commissione - si decide dunque sulla sorte del provvedimento, perché altrimenti mancherebbero i tempi. Se verranno infatti ritirati gli emendamenti, si procederà col voto in commissione in tempi auspicabilmente brevi per arrivare poi all'approdo in Aula. Ma anche nell'ipotesi di invio direttamente all'Aula senza il mandato al relatore - ha sottolineato - ci potrebbero essere i tempi per l'approvazione". Tutto è però condizionato, ha precisato De Biasi, "dall'arrivo della Legge di Bilancio al Senato, perche nel momento in cui la Legge di Bilancio approda al Senato avrà naturalmente la precedenza".
 
Nei lavori di oggi, con l'arrivo degli emendamenti dalla commissione Bilancio, ha spiegato De Biasi, "abbiamo valutato gli emendamenti premissivi, ovvero quelli che precedono il testo, e la commissione ha ritenuto 'improponibili' tutti questi emendamenti poichè affrontano temi estranei a questa legge, ovvero l'eutanasia che non è argomento di tale provvedimento". Un secondo blocco di "emendamenti premissivi improponibili - ha proseguito - è stato poi quello relativo al rafforzamento della terapia del dolore, dal momento che sulla terapia del dolore esiste già una legge, la legge 38". 
 
Quindi, ha rilevato De Biasi, "abbiamo iniziato ad esaminare un blocco di 180 emendamenti giunti dalla Bilancio e la mia richiesta è stata quella di ritirare tutti gli emendamenti. Avremmo dovuto iniziare a votare ma le opposizioni hanno chiesto una pausa per valutare appunto se sussiste la possibilità di ritirare gli emendamenti". Una proposta "già avanzata dal relatore da tempo. Ad ogni modo ho dato un supplemento di tempo ma - ha concluso De Biasi - ma non si andrà oltre martedì".
11 ottobre 2017
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