Def. Mandelli (Fi): “Preoccupati per la tenuta dei conti”
Così il vicepresidente della commissione Bilancio del Senato commenta il Documento di economia e finanza approvato ieri da Palazzo Chigi. " Bisogna uscire dalla logica propagandistica dei bonus e degli incentivi temporanei per ridurre le imposte in maniera strutturale su imprese e famiglie e innescare un circuito virtuoso per consumi e produzione".
28 SET - “Nel Def il governo ha dovuto ratificare il sensibile rallentamento del Pil rispetto alle previsioni e lo slittamento al prossimo anno della riduzione del debito pubblico. Non possiamo che essere preoccupati per la tenuta dei nostri conti”. Lo ha detto, intervenendo al
Gr Parlamento, il senatore di Forza Italia
Andrea Mandelli, vice presidente della Commissione Bilancio di Palazzo Madama.
“Nel Def la pressione fiscale non è stata stimata, ma Renzi continua a dire che le tasse sono diminuite quando l’Istat, solo pochi giorni fa, ha certificato che il peso del fisco, anche lo scorso anno, è rimasto invariato al 43,4%. Bisogna uscire dalla logica propagandistica dei bonus e degli incentivi temporanei per ridurre le imposte in maniera strutturale su imprese e famiglie e innescare un circuito virtuoso per consumi e produzione. La girandola di annunci sulla prossima manovra, fa invece presagire misure dal sapore elettorale. A fronte di risorse limitate, serietà vorrebbe che ci si concentrasse su pochi punti fondamentali, come tasse, Sud e sanità. Senza dimenticare di mettere mano a quella spesa pubblica improduttiva che grava sui nostri conti e sulle spalle delle famiglie”, ha concluso.