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Addio alla legge di stabilità. Dal Senato via libera definitivo alla riforma della legge di bilancio
Il testo è stato approvato con 184 voti favorevoli, 23 contrari. D'ora in avanti ci sarà un unico ddl, chiamato “legge di Bilancio”, che “riunirà” in un solo provvedimento il ddl Stabilità e il ddl Bilancio.La riforma elimina la previsione delle clausole di salvaguardia oggi comunemente utilizzate. La prossima legge di bilancio non dovrà contenere norme di delega di carattere ordinamentale o organizzatorio, né interventi di natura localistica. IL TESTO
28 LUG - L'Assemblea di Palazzo Madama ha approvato in via definitiva il ddl n. 2451, recante modifiche alla legge 31 dicembre 2009, n. 196, concernenti il contenuto della legge di bilancio, in attuazione dell'articolo 15 della legge 24 dicembre 2012, n. 243. Il ddl modifica la legge di contabilità per integrare in un unico provvedimento i due strumenti principali della manovra annuale (disegno di legge di bilancio e legge di stabilità) e per cambiare i tempi di presentazione dei documenti finanziari. La Camera ha introdotto diversi articoli riguardanti gli aggiornamenti degli istituti contabili, i profili gestionali del bilancio, le modalità di redazione dei documenti conoscitivi.
 
Il relatore Antonio Azzollini (Ap), ha ricordato che il ddl si inquadra nel processo di costruzione delle nuove regole di bilancio, avviato nel 2012 con la modifica dell'articolo 81 della Costituzione che ha introdotto il principio del pareggio di bilancio.
 
L'articolo 1 pospone al 27 settembre il termine per la presentazione della Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza (DEF) e introduce il termine del 20 ottobre per la deliberazione da parte del Consiglio dei ministri del nuovo disegno di legge di bilancio. Prevede inoltre che il Documento programmatico di bilancio (DPB), che va trasmesso entro il 15 ottobre alle istituzioni europee, debba essere presentato nello stesso termine anche alle Camere. 
 
La seconda sezione del DEF (Analisi e tendenze della finanza pubblica) deve recare anche le informazioni di dettaglio sui risultati e sulle previsioni dei principali settori di spesa (pubblico impiego, protezione sociale, sanità), sul debito delle amministrazioni pubbliche e sul relativo costo medio. Le informazioni devono riguardare anche l'ammontare della spesa per interessi correlata a strumenti finanziari derivati. Tra i contenuti informativi del Documento sono inseriti gli indicatori di benessere equo e sostenibile (BES). Infine, si prevede che i parlamentari possano consultare le banche dati delle pubbliche amministrazioni. 
 
L'articolo 2 introduce la nuova legge di bilancio, articolata in due sezioni: la prima assorbe i contenuti dell'attuale legge di stabilità e reca esclusivamente le misure tese a realizzare gli obiettivi di finanza pubblica indicati nei documenti programmatici. La seconda sezione è dedicata alle previsioni di entrata e di spesa, espresse in termini di competenza e cassa e formate sulla base del criterio della legislazione vigente e delle proposte di rimodulazioni. Tra gli elementi più significativi vi è l'ampliamento della flessibilità in sede di predisposizione della seconda sezione del ddl di bilancio. 
 
L'articolo 3 interviene sulla copertura finanziaria delle leggi, eliminando la clausola di salvaguardia e introducendo una specifica disciplina in caso di andamento degli oneri non in linea con le previsioni. Esclude che, per copertura finanziaria delle leggi che comportino oneri, si possa ricorrere all'utilizzo della quota dell'otto per mille del gettito Irpef, devoluta alla diretta gestione statale. Analogo divieto riguarda la quota del cinque per mille del gettito Irpef, per la parte delle risorse effettivamente utilizzate sulla base delle scelte dei contribuenti. 
 
L'articolo 6 modifica la disciplina degli impegni, assicurando adeguata pubblicità periodica. 
 
L'articolo 9 consente di definire una rigorosa procedura ai fini dell'autorizzazione all'apertura di gestioni di liquidità riconducibili alle amministrazioni statali, detenute al di fuori del circuito di tesoreria erariale.
 
L'articolo 15 posticipa di un anno (al 31 dicembre 2017) il termine per l'esercizio della delega relativa all'adozione di un testo unico in materia di contabilità di Stato e di tesoreria.
 
Alla discussione genrale hanno preso parte Anna Cinzia Bonfrisco (CoR)Giovanna Mangili (M5S)Remigio Ceroni (FI-PdL)Guerrieri Paleotti (PD).
 
In replica il Vice Ministro dell'economia Enrico Morando ha evidenziato il salto di qualità della decisione e della gestione del bilancio conseguente al superamento del carattere formale della legge di bilancio, che consente una maggiore programmazione della spesa e una valutazione dei comportamenti delle amministrazioni. Ha sottolineato inoltre l'ampia convergenza sul provvedimento: l'unica differenza politica riguarda M5S, che vorrebbe cancellare qualisasi riferimento alla dimensione europea. Secondo il Vice Ministro non c'è alternativa al tentativo di cambiare il segno della politica economica europea, la logica sovranista condannerebbe il Paese all'impotenza e alla marginalità.
28 luglio 2016
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