Il Vademecum del farmacista vaccinatore e la collaborazione con l’Iss. Il convegno a FarmacistaPiù
“Mi auguro che la FOFI e la Fondazione Cannavò possano proseguire la loro opera sul versante della formazione potendo contare sul prezioso supporto dell’ISS” ha detto in conclusione D’Ambrosio Lettieri, preannunciando che “è in cantiere un ulteriore evento formativo, con il coordinamento scientifico dalla dottoressa Filia, dedicato al triage vaccinale che sarà disponibile tra poche settimane”.
06 NOV - L’emergenza COVID ha determinato anche la necessità di colmare un vuoto di conoscenze che interessava tutta la comunità medico-scientifica sia pure a livelli diversi. Una necessità che è stata percepita immediatamente dai professionisti della salute, e alla quale si è risposto, nel caso dei farmacisti, attraverso la collaborazione inter-istituzionale che ha visto impegnati da subito l’Istituto Superiore di Sanità e la Federazione degli Ordini dei Farmacisti.
E’ così che sono nati i corsi specificamente rivolti al farmacista per l’abilitazione alla vaccinazione COVID e il Vademecum del farmacista vaccinatore, realizzato da un gruppo di lavoro coordinato dal presidente della Fondazione Framcesco Cannavò, e vicepresidente della FOFI, Luigi D’ambrosio Lettieri. Al vademecum, e a tutta l’opera di formazione sul tema, è stato dedicato il convegno “Il vademecum del farmacista vaccinatore: la genesi del progetto scientifico” organizzato dalla Fondazione e dall’UTIFAR nell’ambito dell’VIII edizione di Farmacista Più.
Preparare i farmacisti è strategico sia per affrontare l’emergenza sia in proiezione futura perché, come sottolineato in apertura dei lavori da Eugenio Leopardi, presidente dell’UTIFAR, “il progetto della farmacia dei servizi non può svilupparsi senza una formazione” una formazione validata e di alto, livello scientifico che è fondamentale anche per garantire l’omogeneità su tutto il territorio nazionale delle prestazioni rese dal farmacista in farmacia.
Luigi D’ambrosio Lettieri, dopo aver ringraziato per il loro impegno il presidente dell’ISS, professor Silvio Brusaferro, e il gruppo di lavoro, ha illustrato la struttura del vademecum, “una raccolta ragionata di norme disposizioni, atti, rapporti scientifici nel quale non c’è una riga che non provenga fonti ufficiali”. Sono 113 pagine, ha spiegato D’Ambrosio, ma di fatto si traducono in qualche migliaio per chi voglia approfondire via via i singoli argomenti, accedendo alle fonti grazie alla struttura ipertestuale, Un vademecum che viene costantemente aggiornato, ed è stato reso fruibile anche come e-book per ottimizzarne la diffusione.
Dell’importanza della collaborazione tra ISS e rappresentanza professionale ha parlato il dottor Fortunato D’Ancona, ricercatore dell’ISS, mettendo in luce che per le istituzioni scientifiche ”è importante la comprensione delle esigenze di chi opera quotidianamente a contatto con il pubblico”. E sia i corsi, sia il vademecum che ne ricalca i contenuti, ha aggiunto la dottoressa Antonietta Filia, del Dipartimento Malattie Infettive dell’ISS, rispondono appieno alle esigenze dei professionisti per completezza e rigore scientifico “e tenendo presente anche la necessità di elaborare una comunicazione efficace al pubblico sui temi delle vaccinazione”, ambito nel quale abbondano pregioudizi e fake news.
Del successo ottenuto dal percorso formativo rivolto ai farmacisti, in termini di frequenza e gradimento, si è occupato il dottor Alfonso Mazzaccara, dell’Ufficio Relazioni Esterne dell’ISS. Mazzaccara ha esordito ricordando che sul tema COVID si è registrata, sulla piattaforma FAD dell’Istituto, “una grande partecipazione multidisciplinare” e in questa crescita i farmacisti hanno avuto una parte di rilievo: poco meno di 46.000 hanno seguito e concluso il 1° corso sulla vaccinazione COVID, quello aperto a tutti i professionisti, mentre a quello dedicato esclusivamente ai farmacisti gli iscritti sono stati di poco superiori a 33.400, e 32.320 lo hanno completato (dati della terza settimana di ottobre).
Un trend confermato dai dati sul corso per farmacisti dedicato alla vaccinazione antinfluenzale: in soli 8 giorni le iscrizioni sono state oltre 8000 con oltre 3700 farmacisti che hanno completato la formazione.
Un bilancio più che positivo, quindi, di una collaborazione destinata a durare: “Mi auguro che la FOFI e la Fondazione Cannavò possano proseguire la loro opera sul versante della formazione potendo contare sul prezioso supporto dell’ISS” ha detto in conclusione D’Ambrosio Lettieri, preannunciando che “è in cantiere un ulteriore evento formativo, con il coordinamento scientifico dalla dottoressa Filia, dedicato al triage vaccinale che sarà disponibile tra poche settimane”.