Covid. Mandelli (Fofi): “I dati Aifa confermano la tenuta del servizio farmaceutico durante il lockdown”
L’Ordine commenta il recente
report dell’Agenzia del farmaco sul consumo dei farmaci durante la fase acuta dell’epidemia. “L’assistenza farmaceutica non si è mai interrotta malgrado la pandemia e i cittadini hanno sempre potuto accedere ai loro medicinali”.
31 LUG - ”Dai dati presentati dall’AIFA mercoledì emerge una realtà che abbiamo spesso rappresentato in questi mesi: l’assistenza farmaceutica non si è mai interrotta malgrado la pandemia e i cittadini hanno sempre potuto accedere ai loro medicinali” dice
Andrea Mandelli, presidente della FOFI, a commento del Rapporto sull’uso dei farmaci durante l’epidemia COVID19.
“Di questo ringrazio tutti i colleghi farmacisti che hanno operato negli ospedali, nelle farmacie e negli esercizi di vicinato, nei servizi territoriali e nella stessa AIFA. Emerge anche il fatto che per quanto riguarda l’assistenza territoriale questo risultato si deve in misura significativa al ricorso alla distribuzione per conto attraverso le farmacie di comunità, alla proroga dei Piani terapeutici, che altrimenti avrebbero richiesto l’accesso agli ambulatori specialistici e agli ospedali, e la dematerializzazione delle ricette. Credo che questi risultati debbano indurre a un ripensamento dell’attuale schema di distribuzione del farmaco che privilegi la prescrizione e la dispensazione sul territorio per tutti i farmaci non ospedalieri e per quelli che non richiedono un monitoraggio intensivo. E’ anche uno dei primi passi da compiere per il rafforzamento dell’assistenza territoriale che, come è stato detto anche nel corso della presentazione del Rapporto, non è più rinviabile” conclude Mandelli.