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Unaftisp: “Con Fase 2 la posizione  dei farmacisti titolari di parafarmacia non passi nuovamente in un limbo senza uscita”
"E’ arrivato il momento che la politica si faccia carico della situazione di emergenza in cui vivono migliaia di farmacisti titolari di parafarmacia. E’ arrivato il momento che si metta ogni farmacista nella condizione di svolgere la propria professione liberamente e nel pieno delle proprie facoltà così come avviene per tutte le categorie professionali". Così in una nota i  Coordinatori Regionali Unaftisp.
21 MAG - "Quante volte in questi mesi di emergenza abbiamo sentito i nostri politici pronunciare le parole 'nessuno deve restare indietro' animate dai più lodevoli propositi? Ebbene ora è arrivato il momento che pur non essendo superata l’emergenza sanitaria, diventa imperativo intraprendere delle azioni che diano anche ai propositi di salvaguardia delle categorie più deboli quella capacità di recupero necessaria ad intraprendere la nuova era che abbiamo di fronte.
Come farmacisti titolari di parafarmacia crediamo di avere il diritto di chiedere che ci si ricordi della nostra categoria affinché non venga lasciata nuovamente indietro così come successo più volte in passato". 
 
Questo l'appello lanciato in una nota dai Coordinatori Regionali UNaFTiSP.
 
"E se nel passato le nostre richieste, seppur giustificate e giustificabili alla categoria, potevano sembrare pretestuose, prive di fondamento e non degne di interesse ai più, oggi, a seguito dell’emergenza Covid-19 riteniamo non sia più così. La nostra categoria infatti, con molte armi spuntate, ha costituito in questi mesi un terminale importante per la popolazione in termini di reperibilità di prodotti e presidi, e di produzione presso i propri laboratori di disinfettanti, gel e altro. Ha inoltre svolto al pari dei colleghi in farmacia un ruolo di riferimento per consigli, indicazioni di tipo sanitario e gestione del rischio nella popolazione. Tutti i farmacisti di parafarmacia, e ancor più i colleghi che hanno svolto la loro attività nelle zone più colpite dalla pandemia, sono stati in maniera indefessa e coerentemente con la loro missione al servizio della comunità con carichi di lavoro pesanti e spesso insostenibili fino allo stremo delle forze. Questa predilezione è stata sin da subito colta dall’Esecutivo che dai primi momenti di emergenza e in tutti i vari DPCM ha menzionato le parafarmacie al pari delle farmacie", prosegue la nota.

"Non vorremmo però che ora, con l’emergenza che ci auguriamo va via via diminuendo, con la fase 2 che impone l’attenzione a nuovi ambiti, la posizione delle parafarmacie e dei farmacisti loro titolari passi nuovamente in un limbo dal quale non si riesce ad uscire da più di tredici anni. E’ arrivato il momento che la politica si faccia carico della situazione di emergenza in cui vivono migliaia di Farmacisti titolari di parafarmacia e che come UNaFTiSP denunciamo da anni. E’ arrivato il momento che si metta ogni farmacista nella condizione di svolgere la propria professione liberamente e nel pieno delle proprie facoltà così come avviene per tutte le categorie professionali".

"La nostra categoria è sicuramente animata da diverse sensibilità, ma siamo sicuri che si può trovare una sintesi. Questo Esecutivo ha dimostrato finora nei fatti durante l’emergenza e nelle intenzioni di avere la giusta sensibilità per aver compreso lo stato di disagio professionale in cui versano i farmacisti di parafarmacia e deve realmente ora dimostrare nei fatti che anche a questo riguardo nessuno deve restare indietro. Noi siamo pronti al confronto e a disposizione per trovare insieme una soluzione", concludono i Coordinatori Regionali UNaFTiSP.
21 maggio 2020
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