Approvata dalla Conferenza Stato Regioni l’ipotesi di Accordo collettivo nazionale per la disciplina dei rapporti con le farmacie pubbliche e private. Il documento coinvolge circa 19mila farmacie private e 1.700 pubbliche, aggiorna il precedente Acn e integra le innovazioni normative che hanno trasformato il ruolo delle farmacie negli anni. Si rinnova così dopo ben 26 anni la Convenzione con le farmacie. L’Accordo, firmata lo scorso 20 dicembre da Sisac, Assofarm e Federfarma, diventerà operativo con pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
Tra le principali novità figurano nuovi servizi regolamentati, tra cui prenotazioni di visite, somministrazioni vaccinali, test diagnostici, telemedicina e prestazioni professionali. Questo rinnovo ridefinisce le farmacie come presidi essenziali di un sistema sanitario sempre più vicino alle esigenze delle persone.
“La nuova Convenzione Nazionale Farmaceutica riconosce il valore dell’apporto professionale dei farmacisti al Servizio Sanitario Nazionale per rispondere alle esigenze dei cittadini che richiedono un’assistenza sempre più tempestiva e accessibile, in special modo sul fronte della prevenzione. L’accordo va nella direzione del potenziamento dell'assistenza territoriale, affermando il fondamentale ruolo dei farmacisti nell'erogazione dei servizi di primo e secondo livello ai cittadini, e favorendo un approccio multidisciplinare nella gestione dei pazienti. Si valorizzano la professionalità, la presenza capillare sul territorio e la relazione fiduciaria con il cittadino-paziente che fanno dei farmacisti e della rete delle farmacie un presidio sanitario di prossimità insostituibile per la collettività e per il SSN”. Così Andrea Mandelli, presidente della Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani (FOFI), commenta l'intesa della Conferenza Stato-Regioni sull'Accordo Collettivo Nazionale per la disciplina dei rapporti sulle farmacie pubbliche e private, siglata oggi.
“L’accordo – continua Mandelli – è di estrema rilevanza non soltanto perché colma un vuoto che dura da quasi trent’anni, ma perché fissa degli standard, uniformi su tutto il territorio nazionale, volti ad assicurare la massima qualità delle prestazioni sanitarie rese ai cittadini. Per la prima volta, infatti, entrano nella disciplina convenzionale i servizi di cui alla L. 69/2009 istitutiva della Farmacia dei servizi, che saranno erogati secondo modalità omogenee e criteri logistico-organizzativi minimi non derogabili, anche attraverso l'utilizzo di locali esterni”.
“La Federazione, nella sua qualità di ente pubblico sussidiario dello Stato, sta lavorando alla predisposizione di linee guida per l'esecuzione dei test ematico capillari, che saranno sottoposte alle istituzioni competenti. Garantire i più elevati standard di qualità e sicurezza delle prestazioni che eroghiamo a favore dei cittadini che ogni giorno a noi si rivolgono per avere risposte ai loro bisogni di salute è per noi la priorità assoluta”, ha concluso il presidente FOFI.
“Abbiamo approvato un Accordo che garantirà maggiore accessibilità ai servizi nei territori, in particolar modo per quelli che riguardano la gestione delle patologie croniche e la prevenzione” - ha dichiarato il Presidente del Comitato di Settore Regioni-Sanità, Marco Alparone.
Tra le innovazioni più rilevanti previste nell’Accordo, l’estensione dei servizi disponibili, che comprenderanno prenotazioni di visite, somministrazioni vaccinali, test diagnostici, telemedicina e prestazioni professionali.”
“Si tratta di un contratto che riguarda circa 19 mila farmacie private e 1.700 farmacie pubbliche - ha spiegato il Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, Massimiliano Fedriga - e ne ridefinisce il ruolo di presidi essenziali e vicini alle esigenze di salute dei cittadini”.
“Federfarma accoglie con soddisfazione la firma della Convenzione farmaceutica da parte della Conferenza Stato-Regioni e ringrazia i presidenti Massimiliano Fedriga e Marco Alparone per la proficua e solerte collaborazione” dichiara il presidente di Federfarma nazionale Marco Cossolo. “Ringrazio anche il Governo Meloni, in particolare il ministro della Salute Orazio Schillaci e il Sottosegretario Marcello Gemmato, per il ruolo determinante svolto nella pronta revisione dell’Atto di Indirizzo, che ha consentito l’accelerazione dell’intero iter del provvedimento”.
“La Convenzione aggiorna - dopo ben 26 anni - la normativa che regola il rapporto tra le farmacie e il Servizio sanitario nazionale adeguandola alle nuove esigenze di assistenza sanitaria territoriale e all’evoluzione vissuta dalla farmacia in questi anni” prosegue Cossolo.
“La Convenzione appena siglata regola non solo le modalità di erogazione dei farmaci, la disponibilità dei farmaci essenziali, gli orari di apertura delle farmacie, ma anche tutti i servizi, dai test con prelievo di sangue capillare alle prestazioni di telemedicina, alla somministrazione dei vaccini”.
“Grazie alla nuova Convenzione i servizi in farmacia saranno erogati e disciplinati in maniera strutturata ed uniforme per consentire ai cittadini un accesso equo sull’intero territorio nazionale. Tutte le farmacie – sottolinea Cossolo - opereranno secondo gli standard previsti, in qualità di presidi sanitari di prossimità, anello di congiunzione tra cittadino e SSN”.
“L’applicazione della nuova Convenzione rafforzerà l’assistenza sanitaria di prossimità, con una particolare attenzione ai bisogni di salute degli anziani, dei malati cronici e delle persone fragili. In questo modo – conclude Marco Cossolo - viene data piena attuazione, con regole chiare e uniformi, alla farmacia dei servizi.”