“Mentre tutte le agenzie indipendenti ritengono necessarie maggiori risorse come minimo per quattro miliardi sulla sanità, peraltro la stessa cifra promessa dal ministro Schillaci, il governo ne taglia altri due nella Nadef. Il livello di spesa sanitaria in rapporto al Pil crollerà l’anno prossimo al 6,2%, a livelli pre-pandemia, dopo che grazie al Movimento 5 Stelle era cresciuto sopra la media europea. Dati che preoccupano enormemente gli esperti del settore, basti pensare all’allarme lanciato questa mattina dalla Fondazione Gimbe, che ha parlato di una sanità lanciata ‘verso il baratro’. I tagli del governo, infatti, si tradurranno in liste d’attesa ancora più lunghe e, come denunciato oggi da Anaao, nell’abbandono del Ssn da parte di medici e dirigenti sanitari, che sceglieranno di andare all’estero o nel privato. E di fronte a questo disastro annunciato, Meloni si permette di dire che è miope concentrarsi sull’ammontare delle risorse e che i fondi vanno spesi bene. Un’autentica presa in giro verso undici milioni di italiani che sono costretti a scegliere se rinunciare all’assistenza sanitaria o impoverirsi per curarsi. Cara Meloni, per essere spese in maniera corretta le risorse devono esserci. Questo governo, invece, sa solo tagliare. E mette a rischio ogni giorno di più il diritto alla Salute degli italiani”. Lo scrivono in una nota i Senatori del Movimento 5 Stelle in Commissione Affari Sociali Orfeo Mazzella (Capogruppo), Barbara Guidolin ed Elisa Pirro.