Si tratta del cosiddetto divieto di "integrazione verticale". Viene dunque impedito a chi esercita la professione nel campo medico o nel settore della produzione, intermediazione e informazione scientifica del farmaco, di entrare nel capitale delle farmacie. Questo il contenuto dell’emendamento presentato ieri dai relatori del Ddl, Silvia Fregolent (Pd) e Andrea Martella (Pd).
IL TESTO
21 LUG - "Per quanto riguarda le farmacie i nostri emendamenti introducono il divieto di integrazione verticale. Si impedisce cioè a chi esercita la professione nel campo medico o farmaceutico di entrare nel capitale delle farmacie". Lo dicono, in una nota, i relatori del ddl Concorrenza,
Silvia Fregolent (Pd) e
Andrea Martella (Pd) riguardo le proposte di modifica presentate nelle commissioni Finanze e Attività produttive della Camera.
In particolare, l'emendamento in questione presentato dai relatori, intervenendo sull’articolo 32, sostituisce la lettera b) del comma 1 vietando la partecipazione nel capitale delle farmacie con "qualsiasi altra attività svolta nel settore della produzione, intermediazione e informazione scientifica del farmaco, nonché con l'esercizio della professione medica".