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Servizi necroscopici, autoptici e pompe funebri: le linee guida per prevenire malattie infettive approvate in Stato-Regioni
Le linee guida analizzano le varie attività e i punti critici della procedura rispetto a procedure attuate. In Italia, dal 2003 al 2014, i dati SIROH (lo studio Italiano Rischio Occupazionale da HIV e da altri patogeni a trasmissione ematica), confermano che tra il personale di anatomia patologica addetto alle sale autoptiche si sono verificati diversi incidenti con lesioni percutanee e muco-cutanee. LE LINEE GUIDA.
09 NOV - Evitare malattie infettive nello svolgimento delle attività degli addetti ai servizi necroscopici, autoptici e delle pompe funebri. E’ questo l’obiettivo delle nuove “Linee guida per la prevenzione del rischio biologico nel settore dei servizi necroscopici, autoptici e delle pompe funebri”, approvate in Stato-Regioni, che sottolineano i punti critici a maggior rischio di trasmissione di malattia infettiva nell’ambito delle procedure operative adottate, per i quali è necessario garantire standard ambientali minimi e misure organizzative, informative e formative adeguate a minimizzare il rischio.

II rischio di contrarre una malattia infettiva da parte degli addetti ai servizi autoptici, necroscopici e di pompe funebri a causa della frequenza di incidenti (punture, tagli ecc.) che  si possono verificare  durante  le diverse  attività, è noto e ben documentato  in letteratura  già da molto tempo.

In Italia, dal 2003 al 2014, i dati SIROH (lo studio Italiano Rischio Occupazionale da HIV e da altri patogeni a trasmissione ematica), confermano che tra ii personale di anatomia patologica addetto alle sale autoptiche si sono verificati diversi incidenti con lesioni percutanee e muco-cutanee.

Premesso che tutti i soggetti deceduti devono essere considerati potenzialmente infetti per chiunque ne venga a contatto diretto  a qualsiasi titolo (familiare o operatore del settore), l'obiettivo perseguito dalle presenti linee guida è quello di evidenziare, nello svolgimento delle diverse attività degli addetti ai servizi necroscopici, autoptici e delle pompe funebri, i punti critici a maggior rischio di  trasmissione  di  malattia infettiva nell'ambito delle procedure operative adottate, per i quali risulta necessario garantire standard ambientali minimi e misure organizzative, informative e formative adeguate a minimizzare ii  rischio di contrarre una malattia infettiva.

Le linee guida analizzano le varie attività e i punti critici della procedura rispetto a procedure attuate, punti critici e misure di prevenzione per la corretta gestione del rischio biologico in caso di morte naturale in abitazione o in struttura ospedaliera o sanitaria residenziale o di degenza, riscontro autoptico e sezione della salma in sala settoria, attivita a rischio per decessi da causa violenta in ambient! Esterni, punti critici nell'esecuzione dell'attivita e misure di prevenzione, livelli minimi di sicurezza ambientale ed organizzativa compatibili con lo svolgimento sicuro dell' attivita per le strutture necroscopiche e funerarie.

Ad esempio nella constatazione del decesso i punti critici sono l’ispezione manuale della salma con possibile contatto con liquidi organici e feci, da percolazione da lesioni cutanee o provenienti da orifizi naturali, contaminazione superficie esterna dei DPl (camice, mascherina, occhiali), contaminazione accidentale della modulistica utilizzata.

Le misure di prevenzione indicano l’utilizzo dei DPI  e attuazione di procedure corrette nel togliere gli stessi, evitando di toccare la superficie esterna e procedere ad immediata igiene delle mani con adeguato lavaggio prima  di procedere agli adempimenti amministrativi.

La disposizione dei DPI non  può, da sola, essere garanzia di efficacia e e deve essere accompagnata da una valutazione  del rischio, sulla  base della quale individuare le misure di protezione necessarie, e dalla realizzazione  di  azioni  di  sensibilizzazione,  informazione, formazione ed addestramento.

Le linee guida prevedono anche l’attività di formazione e di prevenzione. Il lavoratore deve ricevere una formazione sufficiente e adeguata in materia di salute  e sicurezza e in merito al rischio specific che deve essere rinnovata per trasferimento o cambiamento di mansioni, per introduzione di nuove attrezzature di lavoro o di  nuove tecnologie, in relazione all'evoluzione dei rischi o all'insorgenza di nuovi rischi, in seguito al verificarsi di esposizioni ad agenti biologici.

Nelle strutture o servizi sanitari dove si fa uso di dispositivi medici taglienti, ii datore di lavoro ha l'obbligo di garantire la salute e sicurezza dei lavoratori in tutti gli aspetti connessi alla vita professionale secondo quanta prescritto dagli articoli 286-ter e -quater del D.Lgs. 81/08.
 
 
 
 
 
 
 
09 novembre 2017
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