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Da Conasfa al via progetto “Telemedicina in Farmacia”
Riportare i farmacisti territoriali al centro della riorganizzazione della Medicina di prossimità, valorizzando quel patto comunicativo e di fiducia che coltivano nel tempo con la cittadinanza, attraverso lo sviluppo di una assistenza territoriale, che anche con l’utilizzo del digitale, possa realmente diventare più equa ed inclusiva. Questo l'obiettivo del progetto.
21 NOV -

Il progetto "Telemedicina in Farmacia” di Conasfa si basa sulla volontà di riportare i farmacisti territoriali al centro della riorganizzazione della Medicina di prossimità, valorizzando quel patto comunicativo e di fiducia che coltivano nel tempo con la cittadinanza, attraverso lo sviluppo di una assistenza territoriale, che anche con l’utilizzo del digitale, possa realmente diventare più equa ed inclusiva.

Diversi Paesi Europei hanno deciso di puntare sulla professionalità del Farmacista Territoriale, verso un nuovo paradigma di accesso alle cure, che da approccio centralizzato passi ad uno capillarizzato sul territorio. "Un esempio è rappresentato dall’Inghilterra, dove la quasi totalità delle farmacie dispone di un’area di consulenza privata, che le rende protagoniste di numerose attività di counseling, anche digitali, effettuate per i cittadini-pazienti, appositamente rendicontate dal National Health Services (NHS).Un altro esempio possiamo trovarlo in Francia, dove i farmacisti svolgono un ruolo prioritario nell’assistenza sanitaria territoriale, offrendo angoli dedicati per lo svolgimento dei servizi di telemedicina, nell’ottica del contrasto al diffuso fenomeno della desertificazione Medica", ricorda Conasfa.

Anche l’Italia ha recepito le direttive Europee di efficientamento dei servizi sanitari sul territorio in chiave digitale, già nel 2018, istituendo il progetto sperimentale della “Farmacia dei Servizi”, che ha previsto dapprima l’arruolamento di 9 Regioni Capofila, a cui via via se ne stanno aggiungendo altre con cronoprogrammi specifici, in cui la Telemedicina trova ampio spazio per programmi di prevenzione e follow-up del paziente cronico. Le approfondite conoscenze scientifiche, la costante attitudine al cambiamento, le spiccate caratteristiche comunicative e di conoscenza dei territori, erigono il farmacista a garante ideale dello sviluppo di una nuova idea Telemedicina, che metta il paziente al centro del paradigma di cura.

"Il primo passo del nostro progetto è stato quello di avviare un dibattito interno alla categoria dei farmacisti, per indagare da vicino la reale percezione che essi hanno del proprio ruolo nell’ambito della Medicina territoriale e dei nuovi sviluppi che la professione potrebbe avere a seguito della diffusione della telemedicina in Farmacia. Per avviare il percorso di ascolto interno alla categoria dei colleghi farmacisti è stato elaborato un questionario online, frutto della creatività e propositività della Federazione Nazionale Associazioni Farmacisti Non Titolari (Conasfa) con la collaborazione del Center for Generative Communication dell’Università di Firenze, che è stato poi successivamente distribuito tra gli iscritti di Conasfa stessa, coinvolgendo un numero di farmacisti collaboratori superiore alle aspettative in una timeline di appena 15 giorni".

Il questionario è stato costruito con applicativo di google moduli, ed è costituito da cinque macro-aree principali, tra cui quelle di maggiore interesse, riguardano:

- la percezione che i colleghi hanno del proprio lavoro,
- i cambiamenti che la pandemia da COVID-19 ha portato nella professione
- l’approccio delle tecnologie digitali, con focus specifico sui servizi di Telemedicina.

Dalla analisi dei risultati è emerso chiaramente come i farmacisti territoriali, sulle orme di quanto sperimentato durante i mesi più duri della pandemia, si dichiarino pronti ad implementare le proprie competenze e conoscenze verso lo sviluppo di servizi di Telemedicina, quale strumento complementare di accesso alle cure e presa in carico del paziente cronico. Tuttavia, per adempiere con appropriatezza ed efficienza quali garanti nello sviluppo dei nuovi servizi digitali in Farmacia, richiedono ai decisori politici di:
- essere opportunamente formati
- essere incentivati per i servizi aggiuntivi da svolgere
- essere riconosciuti quali professionisti sanitari

"Il progetto, già nella sua fase iniziale, dimostra come l’evoluzione della professione non possa prescindere da due aspetti fondamentali: un costruttivo dibattito interno all’intera categoria dei farmacisti e un confronto diretto con le istituzioni. Anche in questo caso Conasfa, come da proprio paradigma, insiste sulla sinergia tra tutti gli attori del sistema come strumento vincente", conclude Conasfa.

21 novembre 2022
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