28 LUG - "Non servono tagli in sanità. I risparmi vanno realizzati cambiando l'attuale sistema di finanziamento procapite con un finanziamento a tariffe per ciascuna prestazione erogata dalle strutture pubbliche a gestione statale o privata accreditata. Dite di voler fare le riforme, ma percorrete vecchie strade". Così il senatore
Vincenzo D'Anna, vicepresidente del gruppo Grandi Autonomie e Libertà, intervenendo in Aula sul dl Enti Locali.
"Il ministro della Salute - aggiunge - addirittura afferma che dai tagli ai finanziamenti si avrà una migliore efficienza e conseguenti risparmi di spesa. Una colossale sciocchezza di chi deve fare buon viso a cattivo gioco e dovrebbe ben sapere che senza modificare l'attuale metodologia di finanziamento e di gestione della sanità nulla potrà cambiare se non in peggio. Finirà per pagarne le spese il comparto a gestione privata accreditata che fornisce prestazioni a tariffa predeterminata rispetto al comparto pubblico che viene remunerato ancora a pie di lista con costi di gran lunga superiori. I costi standard tanto cari alla Lega Nord non servono, rappresentano la più grande delle ingiustizie che è quella di fare parti uguali tra diseguali, tra un Nord già attrezzato e un Sud ancora arretrato. Mettere in concorrenza il sistema con analoghe modalità di finanziamento e pagamento a prestazioni con l'introduzione di precisi protocolli diagnostico-terapeutici predeterminati per ciascuna patologia eviterà sprechi nel comparto statale e l'erogazione di prestazioni sanitarie inappropriate ovvero completamente inutili".