Nel lanciare il progetto, il Cnr evidenzia come i dati epidemiologici finora raccolti siano basati su pazienti con sintomatologia grave. Ma una valutazione più precisa della prevalenza di Covid19 a livello nazionale consentirebbe, invece, di avere, secondo i ricercatori, "una solida base per stimare dei tassi di mortalità e letalità più robuste”, ma anche più informazioni per “prendere appropriate decisioni di politica sanitaria e di misure del contenimento, riallocare risorse sanitarie per la gestione dell’emergenza e costruire solidi modelli statistici previsionali”.
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17 APR - Un questionario online, con risposte raccolte in forma anonima, rivolto ai cittadini per giungere a una stima della reale diffusione dell’infezione da Covid19 in Italia, così da fornire alle autorità sanitarie un contributo immediato per la definizione di programmi di sorveglianza e intervento, in attesa che dati più certi arrivino dalla combinazione dell’esito del tampone nasofaringeo con il test sierologico su campioni di popolazione. È il progetto "Epicovid19" messo a punto, partendo da strumenti già disponibili per il nuovo coronavirus e per precedenti epidemie, dall’Unità di Epidemiologia dell’Istituto di tecnologie biomediche (Itb) del Cnr in collaborazione con il Dipartimento di scienze biomediche e cliniche dell’Ospedale Sacco, Università degli Studi di Milano, diretto dal Prof.
Massimo Galli, l’Istituto di neuroscienze (In) e l’Istituto di fisiologia clinica (Ifc) del Cnr, la Società italiana di geriatria e gerontologia (Sigg) e la Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit).
“I dati epidemiologici - spiega il Cnr nella nota che lancia il questionario - si sono finora basati solo su pazienti con sintomatologia grave, senza poter considerare i casi d’infezioni lievi o asintomatiche che non hanno richiesto ricovero e cure mediche intensive o sub-intensive. Una valutazione più precisa della prevalenza di Covid19 a livello nazionale e delle caratteristiche epidemiologiche associate consentirebbe, invece, una solida base per stimare dei tassi di mortalità e letalità più robuste, prendere appropriate decisioni di politica sanitaria e di misure del contenimento, riallocare risorse sanitarie per la gestione dell’emergenza e costruire solidi modelli statistici previsionali”.
Il progetto, che si propone di raggiungere ogni fascia adulta della popolazione e che è compilabile in pochi minuti, raccoglie informazioni sull’età e lo stato di salute generale della persona, sul contesto in cui vive (città e nucleo famigliare) e sugli eventuali sintomi riconducibili al coronavirus riscontrati tra febbraio e aprile.