La sanità privata cresce. Ocse: in aumento finanziarizzazione dei servizi ambulatoriali, in testa private equity
Crescente interesse, investimento e coinvolgimento da parte di imprese finanziarie, incluse le società di private equity e le catene a scopo di lucro, nelle pratiche di assistenza ambulatoriale. Questo aumento della finanziarizzazione ha alimentato un dibattito sui potenziali benefici e rischi di tali tendenze
21 MAG - In un sondaggio Ocse condotto nel 2024, molti paesi hanno indicato che la finanziarizzazione dei servizi ambulatoriali sembra in aumento, con metà dei 20 paesi rispondenti che la considerano una tendenza alta o moderata. Tra tutti gli attori finanziari, le società di private equity sembrano essere le più attive. Il
report è intitolato “Trends in the financialisation of outpatient care across OECD countries”.
Negli ultimi anni, nei paesi Ocse si è registrato un crescente interesse, investimento e coinvolgimento da parte di imprese finanziarie, incluse le società di private equity e le catene a scopo di lucro, nelle pratiche di assistenza ambulatoriale. Questo aumento della finanziarizzazione ha alimentato un dibattito sui potenziali benefici e rischi di tali tendenze. Sebbene la partecipazione di attori a scopo di lucro nell’erogazione dell’assistenza sanitaria sia comune nei paesi Ocse, la portata e le implicazioni dell’ingresso recente di soggetti con finalità puramente finanziarie nell’assistenza primaria e ambulatoriale — inclusi rischi e benefici potenziali — sono ancora poco comprese.
La finanziarizzazione del settore sanitario si riferisce alla crescente influenza di attori finanziari e di entità non finanziarie il cui core business è esterno alla sanità, ma che possiedono e gestiscono organizzazioni sanitarie. Questo rapporto si concentra in particolare sul settore ambulatoriale, che ha ricevuto finora meno attenzione rispetto agli ospedali e alle strutture di assistenza a lungo termine.
I settori più coinvolti nell’assistenza ambulatoriale sono odontoiatria, oftalmologia, radiologia, laboratori e assistenza primaria. Ad esempio, la quota di ambulatori gestiti da organizzazioni di servizi odontoiatrici in Nord America e in Europa è cresciuta sensibilmente negli ultimi anni, raddoppiando tra il 2015 e il 2018 in Danimarca, Norvegia, Spagna e Regno Unito. La finanziarizzazione ha anche determinato una significativa concentrazione in alcune regioni e specialità, tanto che le autorità garanti della concorrenza in diversi paesi hanno sollevato preoccupazioni sugli effetti sul mercato sanitario. In Francia, ad esempio, i laboratori hanno registrato una forte concentrazione: tra il 2010 e il 2022, la quota di laboratori ambulatoriali di proprietà diretta di investitori finanziari è passata dal 16% al 78%.
Secondo il report, i principali fattori che guidano la finanziarizzazione nei paesi OCSE includono: domanda crescente di assistenza sanitaria finanziata con fondi pubblici, soprattutto a causa dell’invecchiamento della popolazione, che rappresenta un flusso di entrate stabile per gli investitori; possibilità di consolidamento e miglioramento della produttività, in particolare in settori ad alto costo come la radiologia; cambiamento nella demografia dei fornitori: medici anziani desiderosi di vendere al miglior prezzo prima della pensione e giovani medici interessati a posizioni salariali o incapaci di competere sul prezzo di acquisto delle cliniche; un ambiente normativo protettivo che governa le pratiche mediche e può influenzare la concorrenza.
In un contesto di crescente domanda sanitaria e finanziamenti pubblici sempre più limitati, l’interesse degli attori finanziari può sembrare un’opportunità benvenuta, segnala l'Ocse. Tuttavia, è urgentemente necessario raccogliere più prove per valutare gli impatti potenziali della finanziarizzazione su: costi, sicurezza dei pazienti, qualità dell’assistenza, accesso, esperienza del paziente e personale. Le ricerche esistenti indicano che le acquisizioni da parte di investitori finanziari potrebbero portare a un aumento dei costi per pazienti e pagatori, mentre prove dai settori della cura a lungo termine e ospedaliero sollevano dubbi sulla qualità e accessibilità dell’assistenza.
Ad oggi, la maggior parte delle evidenze sull’impatto della finanziarizzazione nell’assistenza ambulatoriale proviene dagli Stati Uniti. È fondamentale approfondire lo studio degli effetti in altri contesti sanitari per avere un quadro completo. La maggior parte dei paesi intervistati ha dichiarato che non sono in corso valutazioni, e solo tre hanno riferito di rapporti pubblicati da autorità nazionali o regionali. Sebbene la finanziarizzazione sia in atto in molti paesi, i sistemi di raccolta dati e monitoraggio restano insufficienti.* In molti casi, i decisori politici dispongono di informazioni limitate per comprendere la portata e gli effetti della finanziarizzazione. Solo due dei 20 paesi intervistati hanno riferito che i dati sulla proprietà degli ambulatori sono raccolti e aggregabili a livello nazionale. Migliorare la raccolta dati aiuterebbe a monitorare meglio questi impatti. Dato il persistere della tendenza, è essenziale che i responsabili politici comprendano meglio la portata del fenomeno. Alcune caratteristiche dei sistemi sanitari possono favorire o disincentivare la finanziarizzazione di determinati settori. Comprendere come politiche e regolamenti influenzino queste tendenze e migliorare le evidenze disponibili sugli effetti è fondamentale per risposte informate, che mitighino i rischi senza escludere benefici potenziali. I sistemi sanitari dovrebbero considerare opzioni politiche che aumentino la trasparenza e garantiscano standard di qualità e accesso. Ciò può includere: raccolta sistematica di informazioni sulla proprietà dei servizi ambulatoriali, rafforzamento della cooperazione tra autorità antitrust e Ministeri della Salute, introduzione di standard per la qualità dell’assistenza, regolamentazioni sui prezzi e sulla proprietà per garantire l’accesso ai medici e ai servizi, prevenire spostamenti inappropriati di attività e scoraggiare l’aumento dei costi per pazienti e assicurazioni. Per il futuro, occorre lavorare su una definizione più precisa di finanziarizzazione e identificare se alcuni tipi di attori finanziari abbiano un impatto particolarmente dannoso o vantaggioso. Servirebbe anche un quadro interpretativo per capire quali caratteristiche delle imprese e dei sistemi sanitari favoriscono queste tendenze, al fine di sviluppare strumenti normativi più mirati.