Dal 1° gennaio al 31 ottobre 2024, in Italia, sono stati notificati 935 casi di morbillo (19,0 casi per milione di abitanti) di cui 33 nel mese di ottobre 2024. Sono 17 le Regioni/PPAA che hanno segnalato casi dall’inizio dell’anno, di cui otto (Lombardia, Lazio, Emilia-Romagna, Sicilia, Campania, Toscana, Abruzzo, Liguria) hanno segnalato complessivamente l’88,9% dei casi. Lo afferma l'ultimo aggiornamento del bollettino della sorveglianza su morbillo e rosolia, appena pubblicato dall’Iss.
In Abruzzo è stata osservata l’incidenza più elevata (42,5/milione abitanti). L’età mediana dei casi segnalati è pari a 30 anni, oltre la metà dei casi (52,8%) sono adolescenti o giovani adulti e un ulteriore 23,4% ha più di 40 anni di età. Tuttavia, l’incidenza più elevata è stata osservata nei bambini sotto ai 5 anni d’età e sono stati segnalati 45 casi in bambini con meno di un anno di età, troppo piccoli per essere vaccinati. Lo stato vaccinale è noto per il 93,2% dei casi segnalati, di cui l’89,9% erano non vaccinati al momento del contagio. Tra i casi segnalati, 74 sono operatori sanitari, di cui 54 non vaccinati mentre le complicanze più frequentemente riportate sono state epatite/aumento delle transaminasi, polmonite e un caso di encefalite in un giovane adulto, non vaccinato.
Nello stesso periodo in esame sono stati segnalati anche 2 casi di rosolia, classificati come possibili. È quanto emerge dal numero di novembre 2024 del bollettino periodico Morbillo & Rosolia News curato dalla sorveglianza epidemiologica nazionale del morbillo e della rosolia. La sorveglianza è coordinata dal Dipartimento di Malattie Infettive dell’ISS con il Reparto Epidemiologia, Biostatistica e Modelli Matematici e il Laboratorio Nazionale di riferimento per il Morbillo e la Rosolia con il contributo della rete nazionale di Laboratori Regionali di Riferimento (MoRoNet).