Tumore alla prostata. Al San Raffaele il primo intervento in Italia con una sola incisione
L’intervento standard per via laparoscopica prevede l’impiego del sistema robotico DaVinci® attraverso 6 piccole incisioni, una a livello ombelicale e 5 a livello addominale. La peculiarità dell’intervento, eseguito presso la struttura milanese è l’ulteriore riduzione dell’invasività dell’operazione, realizzata tramite una sola incisione.
29 DIC - È stato realizzato per la prima volta in Italia un intervento di prostatectomia radicale robotica single port, su un paziente di 56 anni affetto da tumore alla prostata. A eseguire la procedura il dottor
Franco Gaboardi, esperto di chirurgia urologica mini invasiva, microchirurgia urologica e oncologia urologica, primario dell’Unità di Urologia dell’IRCCS Ospedale San Raffaele Turro, una delle 18 strutture di eccellenza del Gruppo Ospedaliero San Donato, insieme ai medici della sua équipe.
Il cancro alla prostata rappresenta il più frequente tumore solido nei paesi occidentali ed è la seconda causa di morte negli uomini dopo il tumore al polmone.
L’intervento standard per via laparoscopica prevede l’impiego del sistema robotico DaVinci® attraverso 6 piccole incisioni, una a livello ombelicale e 5 a livello addominale. La peculiarità dell’intervento, eseguito presso l’Ospedale San Raffaele Turro, è l’ulteriore riduzione dell’invasività dell’operazione, realizzata tramite una sola incisione. Durante l’innovativa operazione, effettuata dal dottor Gaboardi e dalla sua équipe, la prostata e i linfonodi del paziente sono stati asportati sempre con l’ausilio del robot DaVinci®, ma per mezzo di un’unica incisione periombelicale e, attraverso lo stesso accesso, anche la vescica è stata poi ricollegata all’uretra per ripristinare la continuità anatomica.
Pur non potendo trarre conclusioni definitive, i vantaggi di questa tecnica, al di là del fattore estetico, riguardano soprattutto un’importante riduzione del dolore post-operatorio e una più rapida dimissione del paziente.
L’intervento single port, finora impiegato quasi esclusivamente per la riparazione di alcune malformazioni renali, quali la sindrome del giunto pieloureterale, è stato sfruttato in questo caso per la prima volta per rimuovere un tumore alla prostata, e in considerazione dell’ottimo risultato ottenuto, è stato avviato presso l’unità di Urologia dell’Ospedale San Raffaele Turro un programma di interventi single port che verranno eseguiti sui pazienti affetti da tumore della prostata.