Le bevande alcoliche, in particolare birra e superalcolici, potrebbero aumentare significativamente il rischio di cancro al pancreas, secondo i risultati di un nuovo studio delle Nazioni Unite. La ricerca, pubblicata dal Centro internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), ha esaminato i dati di circa 2,5 milioni di persone provenienti da Asia, Australia, Europa e Nord America, offrendo un quadro completo e aggiornato su questo rischio sanitario.
Il cancro al pancreas è uno dei più letali al mondo. Colpisce una ghiandola essenziale per la digestione e la regolazione della glicemia, ma viene spesso diagnosticato in fase avanzata a causa della mancanza di sintomi iniziali specifici. Questo ritardo rende estremamente difficile intervenire con trattamenti efficaci, portando a una prognosi sfavorevole. Secondo i dati più recenti, il cancro al pancreas rappresenta la dodicesima forma tumorale più diffusa a livello globale, ma è responsabile di circa il 5% di tutti i decessi per cancro, con un tasso di mortalità tra i più alti. Nel 2022, i Paesi europei, il Nord America, l’Australia, la Nuova Zelanda e l’Asia orientale hanno registrato tassi di incidenza e mortalità fino a cinque volte superiori rispetto ad altre aree del mondo.
“Il consumo di alcol è già noto come fattore cancerogeno, ma finora le prove che lo collegavano direttamente al cancro del pancreas erano scarse o contraddittorie,” ha spiegato Pietro Ferrari, autore principale dello studio e responsabile del Dipartimento di Nutrizione e Metabolismo presso lo IARC. “La nostra analisi ha chiarito questa relazione, evidenziando un rischio reale e misurabile per chi consuma alcol.”
L’indagine ha mostrato che ogni 10 grammi aggiuntivi di alcol al giorno (equivalenti a un bicchiere piccolo di vino o a una birra leggera) sono associati a un incremento del 3% nel rischio di cancro al pancreas. Più in dettaglio, per le donne che consumano tra i 15 e i 30 grammi di alcol al giorno – circa uno o due drink – la probabilità di ammalarsi aumenta del 12% rispetto alle bevitrici leggere. Per gli uomini, la situazione si fa ancora più preoccupante: il rischio aumenta del 15% tra i 30 e i 60 grammi al giorno e addirittura del 36% per chi supera questa soglia.
“Abbiamo anche considerato la possibile influenza del fumo, spesso associato al consumo di alcol,” ha aggiunto Ferrari. “Tuttavia, i nostri dati dimostrano che l’alcol è un fattore di rischio indipendente, anche in assenza del fumo”. Gli esperti concordano sull’importanza di approfondire ulteriormente questo legame. “Servono studi a lungo termine per comprendere meglio come l’alcol influisce sul rischio di cancro pancreatico nell’arco della vita,” ha osservato Ferrari. “Sarà cruciale valutare anche le abitudini come il binge drinking e l’esposizione precoce, per offrire raccomandazioni ancora più precise.”
In attesa di nuove ricerche, gli esperti raccomandano di ridurre o evitare il consumo di alcol come misura di prevenzione non solo contro il cancro al pancreas, ma anche per la salute complessiva. In molti Paesi, le linee guida sanitarie suggeriscono di limitare l’assunzione di alcol al minimo, evidenziando come anche piccole quantità possano aumentare il rischio di diverse malattie. Il cancro al pancreas, spesso poco conosciuto dal grande pubblico, rappresenta una sfida sanitaria e informativa. “La consapevolezza è fondamentale,” ha concluso Ferrari. “La popolazione deve essere informata dei rischi legati al consumo di alcol e delle possibili conseguenze. Solo così possiamo sperare di ridurre i casi di questa malattia così aggressiva.” Lo studio dell’OMS offre un punto di partenza importante, mettendo in luce un legame finora sottovalutato e lanciando un monito: anche un consumo moderato di alcol può avere conseguenze serie e durature sulla salute.