“L’Oms valuta il rischio di influenze zoonotiche, incluso l’H5N1, per la popolazione generale come basso. Tuttavia, valutiamo il rischio per gli individui esposti per motivi professionali come basso o moderato, a seconda delle misure di mitigazione del rischio in atto”.
È quanto ha dichiarato Maria Van Kerkhove, Direttrice del Dipartimento di gestione delle minacce epidemiche e pandemiche, Oms, aprendo presentazione della composizione del vaccino antinfluenzale. Un’occasione per fare il punto sull’influenza aviaria A(H5), alla luce dell’attenzione attenzione sull’H5N1.
“A livello globale, dal 2003 – ha detto – sono stati segnalati 1.074 casi umani di influenza A in tutto il mondo. Questi includono (H5, H5N1, H5N6 e H5N8). Dal 1° gennaio 2024, sono state segnalate 88 infezioni umane con virus A(H5N1) (inclusi A(H5)). Degli 88, cinque sono stati segnalati nel 2025. Negli animali, i virus A(H5) continuano a essere rilevati sia negli uccelli domestici che selvatici con traslocazione ai mammiferi in molti paesi e circolazione sostenuta nei bovini da latte negli Stati Uniti”.
Quando parliamo di influenza aviaria A(H5), ha specificato, è importante sapere che ci sono molti sottotipi di virus dell’influenza aviaria che infettano gli esseri umani. Ci sono anche virus dell’influenza suina che possono rappresentare una minaccia per la salute umana: “L’Oms collabora con partner in tutto il mondo su tutti questi virus zoonotici, così come sui virus influenzali stagionali attualmente in circolazione”.
Al momento e sulla base delle informazioni, l’Oms valuta quindi il rischio di influenze zoonotiche, incluso l’H5N1, per la popolazione generale come basso. “Tuttavia – ha aggiunto – valutiamo il rischio per gli individui esposti per motivi professionali come basso o moderato, a seconda delle misure di mitigazione del rischio in atto.
L’Oms esorta tutti i paesi ad aumentare la vigilanza, rafforzare la sorveglianza sulle persone tramite il Gisrs dell’Oms, indagare a fondo su tutti i casi di influenza zoonotica umana e promuovere la preparazione e la prontezza per l’influenza pandemica. Stiamo lavorando con le nostre agenzie partner, l’Organizzazione mondiale per la salute animale e l’Organizzazione per l’alimentazione e l’agricoltura, per rafforzare la sorveglianza sugli animali, migliorare le misure per ridurre la trasmissione da animale ad animale, da animale a uomo e da nuove specie animali”.