Covid. Anche in Italia netta prevalenza della variante Eris (44,7%). La flash survey dell’Iss
Si è osservata una tendenza alla diminuzione nei valori di prevalenza di XBB.1.5 (10,6% vs 13,4% della precedente indagine, agosto 2023). Continua la co-circolazione di discendenti della variante di Omicron BA.2, ed in particolare della variante sotto monitoraggio CH.1.1(Orthus) (3,9%, vs. 2,3% della precedente indagine, agosto 2023).
IL DOCUMENTO
04 OTT - Nell'ultima flash survey dell'Iss sulle varianti Covid in circolazione, si conferma una predominanza di ceppi virali omicron tra cui si osservano numerosi ricombinanti riconducibili a XBB e relativi sotto-lignaggi. Tra questi, in accordo con quanto osservato in diversi Paesi, si conferma la netta prevalenza di EG.5 (Eris, variante d’interesse secondo gli organismi internazionali) che, in questa indagine, è stata identificata nel 44,7% delle sequenze analizzate. Si osserva una tendenza alla diminuzione nei valori di prevalenza di XBB.1.5 (10,6% vs 13,4% della precedente indagine, agosto 2023). Continua la co-circolazione di discendenti della variante di Omicron BA.2, ed in particolare della variante sotto monitoraggio CH.1.1 (Orthus, 3,9%, vs. 2,3% della precedente indagine, agosto 2023) di Sanità.
Il numero di sequenze riconducibili a BA.2.86, variante sotto monitoraggio per la presenza di numerose mutazioni nella proteina spike che la distinguono dal lignaggio parentale BA.2, risulta contenuto in questa indagine. A livello internazionale, il limitato numero di sequenze attribuibili a BA.2.86 6 non consente, ad oggi, di valutare eventuali variazioni nel quadro clinico ad essa associato.
Nell’attuale scenario "è necessario continuare a monitorare con grande attenzione, in coerenza con le raccomandazioni nazionali ed internazionali e con le indicazioni ministeriali, la diffusione delle varianti virali, e in particolare di quelle a maggiore trasmissibilità e/o con mutazioni correlate ad una potenziale evasione della risposta immunitaria", scrive l'Iss.