L'Mpox, già vaiolo delle scimmie, rimane un'emergenza sanitaria pubblica di interesse internazionale (Pheic). Lo annuncia oggi il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus, dopo la quarta riunione del Comitato di emergenza che si è riunito il 5 giugno scorso.
Il comitato, pur riconoscendo "progressi nella capacità di risposta in alcuni Paesi", ha informato il Dg Oms che "l'evento continua a rappresentare una Pheic in base al continuo aumento del numero di casi", incluso "un recente aumento in Africa occidentale", e "alla probabile trasmissione non rilevata in corso in alcuni Paesi al di fuori del continente africano", spiega in una nota l'agenzia delle Nazioni Unite per la salute. "Le continue difficoltà operative nella risposta" a Mpox, "anche in termini di sorveglianza e diagnosi, nonché la mancanza di finanziamenti - si legge - rendono difficile stabilire le priorità degli interventi di risposta e richiedono un continuo supporto internazionale".
Il Dg Tedros ha concordato con il parere del comitato. Il numero uno dell'Oms ha inoltre condiviso e pubblicato le raccomandazioni temporanee aggiornate del comitato agli Stati membri che hanno sperimentato epidemie di Mpox. Il report completo della quarta riunione del panel di esperti sarà pubblicato la prossima settimana.
"L'impennata di Mpox nella Repubblica Democratica del Congo e la sua diffusione nei Paesi limitrofi - ricorda l'Oms - sono state classificate come emergenza sanitaria pubblica di interesse internazionale il 14 agosto 2024. Da allora il Comitato di emergenza si è riunito in altre 3 occasioni, ogni volta informando il Dg che l'evento continua a costituire un'emergenza sanitaria pubblica di interesse internazionale". Mpox è stato dichiarato Pheic per 2 volte in 2 anni. La prima nel luglio 2022, quando epicentro dell'epidemia erano stati diversi Paesi europei. Quell'emergenza è stata poi chiusa a maggio 2023.