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Diabete. Fimmg Lazio contro la Regione: “Impedisce la prescrizione di un farmaco, illegittimo andare contro le direttive Aifa”
Il sindacato ha inviato una lettera alla direzione della Regione Lazio per informare che “dal 2 ottobre alcuni colleghi già registrati sulla piattaforma regionale Webcare non riescono a prescrivere il farmaco Tirzepatide” e sottolinea come la nota 100 dell’Aifa stabilisca che la prescrizione informatizzata del medicinale possa avvenire da parte sia dei Medici specialisti che dei Medici di Medicina Generale. LA LETTERA
13 OTT - La Fimmg Lazio ha inviato una lettera alla direzione della Regione Lazio per protestare contro lo stop prescrittivo del farmaco Tirzepatide, per i medici di famiglia, avvenuto con il blocco della piattaforma web care che dovrebbe generare il piano terapeutico, il tutto in contrapposizione e in controtendenza con una disposizione Aifa.

“La normativa vigente - recita la lettera - stabilisce che le Regioni non possano introdurre restrizioni aggiuntive rispetto alle disposizioni Aifa, ma possono solo regolare l'organizzazione dei centri prescrittori o la modalità di distribuzione (DPC, farmacie ospedaliere), senza annullare il diritto alla prescrizione riconosciuto a determinate categorie di medici o pazienti”.

Una disposizione Aifa, sottolinea la Fimmg in una nota, “non può essere modificata dalle regioni”. Un farmaco PHT “può essere soggetto a limitazioni solo se previsto da Aifa tramite piano terapeutico o alle restrizioni nazionali. La Regione può individuare le strutture autorizzate al rilascio del piano, ma non può introdurre limiti ulteriori di propria iniziativa”.

Pertanto, i farmaci indicati come “prescrivibili non specialistici” e autorizzati in regime SSN devono poter essere prescritti anche dai medici di medicina generale. “Da questo si evince – prosegue la Fimmg Lazio - che òe Regioni possono intervenire solo sugli aspetti gestionali (erogazione, ticket, piani terapeutici regionali, monitoraggio), ma non possono vietare la prescrizione se questa è prevista a livello nazionale. La classificazione dei farmaci e la definizione delle modalità prescrittive competono esclusivamente ad AIFA e al Ministero della Salute”.

Di conseguenza, ribadisce il sindacato dei medici di medicina generale del Lazio, “l’esclusione dei medici di famiglia dalla prescrizione di Tirzepatide appare incompatibile con la normativa vigente e, se derivante da atti regionali, potenzialmente illegittima”.
13 ottobre 2025
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