Veneto. Zaia scrive a Meloni per trattare l’autonomia su nove materie per le quali non è prevista la definizione dei Lep
A queste nove si affiancheranno quelle previste nella preintesa siglata nel 2018. "Siamo i primi a farlo: il Veneto è pronto. Credo fermamente nella devoluzione delle competenze: è nell’oggetto sociale di un governatore aspirare a più ambiti di attività per dare risposte migliori ai cittadini. Aggiungo: come Veneto siamo disposti a gemellarci da subito con una Regione del Sud che intenda testare assieme questa riforma".
01 LUG - Il Presidente della Regione del Veneto,
Luca Zaia, ha firmato oggi, a Palazzo Balbi alla presenza della Giunta, la lettera indirizzata al Presidente del Consiglio dei Ministri,
Giorgia Meloni, in cui chiede la riapertura del tavolo di confronto per l’attuazione dell’autonomia differenziata, secondo quanto previsto dalla Costituzione. Una lettera redatta alla luce della pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della legge sull’autonomia, che sarà operativa dal prossimo 13 luglio.
“Questa firma ci consente di ricominciare a trattare sulle nove materie per cui non è prevista la definizione dei Lep - ha sottolineato il Governatore – alle quali si affiancano quelle previste nella preintesa siglata nel 2018. Siamo i primi a farlo: il Veneto è pronto. Credo fermamente nella devoluzione delle competenze: è nell’oggetto sociale di un governatore aspirare a più ambiti di attività per dare risposte migliori ai cittadini. Aggiungo: come Veneto siamo disposti a gemellarci da subito con una Regione del Sud che intenda testare assieme questa riforma. Leggo dichiarazioni in cui sembra che per qualcuno sia quasi preferibile un’equa suddivisione del malessere; con l’autonomia abbiamo l’opportunità affinché si compia l’equa suddivisione del benessere. Faremo in modo che si eliminino le disuguaglianze grazie a quell’assunzione di responsabilità che, come ha detto il Presidente Napolitano, è il senso stesso dell’autonomia”.
“Siamo consapevoli e convinti della gradualità che il percorso impone e della valutazione attenta che va fatta per l’attribuzione di ogni singola materia e delle rispettive funzioni – ha aggiunto Zaia -. Se da sempre abbiamo affrontato 23 dossier, ognuno per una materia, è stato perché ci ha permesso di poter trattare ampiamente con cognizione di causa l’argomento e presentare una proposta completa di autonomia differenziata che sia di efficienza, responsabilità e vicinanza ai cittadini. Siamo altrettanto convinti, infatti, che sono queste le risposte che dobbiamo dare. Ad esempio nei provvedimenti di Protezione civile, che è una delle materie che si possono trattare subito. Tra le funzioni si potrebbe chiedere la possibilità per il Presidente di regione di fare ordinanze in deroga e alcuni provvedimenti che oggi dobbiamo attendere al livello nazionale. Pensiamo anche al tema delle autorizzazioni ambientali: i cittadini e le imprese spesso attendono mesi per un iter burocratico-amministrativo francamente troppo lungo. È il principio della delega delle funzioni, un po’ come avviene già per il rilascio dei passaporti, una competenza che è già in parte delegata agli uffici postali. L’autonomia per il Veneto la immagino così: uno strumento che migliorerà la vita dei cittadini e stimolerà la crescita dei territori”.
La lettera è stata firmata dal presidente Zaia con la penna che servì ad indire il referendum consultivo del 2017. “Un gesto che anche allora portò bene. Come allora oggi guardiamo al futuro”, ha concluso il Presidente.