Case di Comunità. Conte (Farmacieunite): “Funzioneranno solo se in rete con le farmacie e i vari livelli di assistenza territoriale”
Il presidente di Farmacieunite osserva come “il ruolo, le attività, le competenze, il servizio di prossimità delle farmacie sono ampiamente riconosciuti ed apprezzati dalla popolazione, ed oltre a questo va considerato che le nostre attività sono sempre più farmacie dei servizi”. Dunque “per garantire la prossimità, dovrà essere imprescindibile una rete di servizi sanitari e socio assistenziali a tutto campo, con una collaborazione diretta e virtuosa”.
18 SET - “Le farmacie offrono alla popolazione uno straordinario servizio strutturato, altamente informatizzato e ca-pillare sul territorio e per questo motivo dovranno essere parte integrante al funzionamento delle Case di Comunità che avranno un bacino d’utenza di 50 mila abitanti”. A dirlo è il presidente del sindacato nazionale Farmacieunite,
Federico Conte, all’indomani degli “Stati generali della comunicazione per la salute” che si so-no svolti a Roma su iniziativa di Federsanità, nel corso del quale la presidente della Federazione degli ordini degli infermieri,
Barbara Mangiacavalli, ha sottolineato come da sole le Case di Comunità non sarebbero in grado di garantire un servizio di prossimità sul territorio.
“Siamo perfettamente in linea con il pensiero della Mangiacavalli – osserva Conte - per servire efficacemente un bacino d’utenza così ampio, le Case di Comunità dovranno necessariamente far rete con i servizi territoriali come farmacie, medici di famiglia, pediatri, strutture accreditate, e se così non sarà rischiamo di ritrovarci delle “cattedrali nel deserto”, nate da ingenti investimenti pubblici ma non funzionanti”.
“E’ noto, e tutti i nostri studi e ricerche lo confermano – continua il presidente di Farmacieunite - che il ruolo, le attività, le competenze, il servizio di prossimità delle farmacie, sono ampiamente riconosciuti ed apprezzati dalla popolazione, ed oltre a questo va considerato che le nostre attività sono sempre più “farmacie dei servi-zi”. E’ quindi evidente che, per garantire la prossimità, dovrà essere imprescindibile una rete di servizi sanitari e socio assistenziali a tutto campo, con una collaborazione diretta e virtuosa. Farmacieunite si rende disponi-bile ad avviare un dialogo costruttivo che possa contribuire a massimizzare il funzionamento di queste nuove realtà che stanno nascendo in tutta Italia”.