“Finalmente sono in arrivo i tanto attesi arretrati in busta paga per gli infermieri e gli altri professionisti sanitari del SSN. Rientrano nel via libera del Ministero del Tesoro e quindi, a breve, nelle buste paga, arriveranno ben tre anni di arretrati (2019-2021) a diverse categorie di statali. Tra questi ci sono i nostri operatori sanitari, che percepiranno cifre di non poco conto. Nel caso degli infermieri, ai quali è stata riconosciuta, lo ricordiamo, anche una indennità specifica nel nuovo contratto, e questo grazie alle strenue battaglie del nostro sindacato, le cifre sono ancora più rilevanti. Si va dai 3.777 euro lordi dei livelli più bassi, fino a 4.736 euro per il livello più alto, il D6. Verrebbe da dire niente male, ma possiamo accontentarci? Davvero è il caso di cullarci sugli allori per arretrati che ci spettano di diritto? Certo, grazie all’indennità di specificità, gli infermieri, come le altre professioni sanitarie con la loro indennità dedicata, percepiranno molto più della media dei dipendenti del comparto sanità, e questo perché sindacati come il nostro non hanno mai mollato la presa e continueranno a non mollare, consapevoli che la strada per l’ottenimento della valorizzazione è ancora irta di ostacoli da superare”.
Così Antonio De Palma, Presidente Nazionale del Nursing Up.