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Monitoraggio Covid. Indice Rt ancora in salita a 0,89. Incidenza nazionale invece è in discesa. Solo 3 Regioni in arancione. Nessuna in rosso
È quanto emerge dal monitoraggio curato da Iss e Ministero della Salute relativo al periodo 26 aprile – 2 maggio. Per la seconda settimana consecutiva sale l’indice Rt che rimane in ogni caso sotto l’1. Continua invece il calo dell’incidenza settimanale dei casi. Il Ministro della Salute firmerà in giornata nuove ordinanze che andranno in vigore a partire dal 10 maggio. Nessuna regione è in area rossa. Sono in area arancione le regioni Sicilia, Sardegna e Valle d'Aosta. Tutte le altre regioni e province autonome sono in area gialla. IL RAPPORTOI DATI
07 MAG - Sale ancora per la seconda settimana consecutiva l’indice nazionale Rt che si attesta a 0,89 rispetto allo 0,85 della settimana scorsa e allo 0,82 di due settimane fa. È ancora presto per parlare di aumento dei casi ma è chiaro che l’innalzamento dell’Rt ha sempre preannunciato un aumento dei contagi. In ogni caso ad oggi invece l’incidenza settimanale (29 aprile - 6 maggio) dei casi è in calo a 123 casi per 100 mila abitanti rispetto ai 148 della scorsa settimana. È quanto emerge dal monitoraggio curato da Iss e Ministero relativo al periodo 26 aprile - 2 maggio.
 
“L’incidenza – si legge nel report - è in lenta diminuzione ma ancora elevata per consentire sull’intero territorio nazionale una gestione basata sul contenimento ovvero sull’identificazione dei casi e sul tracciamento dei loro contatti. Di conseguenza, è necessario continuare a ridurre il numero di casi anche attraverso le misure di mitigazione volte a ridurre la possibilità di aggregazione interpersonale e proseguire la campagna vaccinale per raggiungere rapidamente elevate coperture nella popolazione”.
 
“La pressione si servizi ospedalieri – si evidenzia - è in diminuzione sebbene rimanga ancora oltre la soglia critica in alcune Regioni/PA. Si osserva per la seconda settimana consecutiva un lieve aumento della stima dell’indice di trasmissibilità Rt medio calcolato sui casi sintomatici, che tuttavia rimane al di sotto della soglia epidemica”.
 
La ormai prevalente circolazione in Italia della variante B.1.1.7 (nota come variante inglese) e la presenza di altre varianti che possono eludere parzialmente la risposta immunitaria, richiede di “continuare a mantenere particolare cautela e gradualità nella gestione dell’epidemia”.
 
Si osserva un miglioramento generale del rischio, con nessuna Regione a rischio alto secondo il DM del 30 Aprile 2020 per seconda settimana consecutiva. Sei Regioni/PPAA hanno una classificazione di rischio moderato (di cui una, Calabria, ad alta probabilità di progressione a rischio alto nelle prossime settimane) e 15 Regioni/PPAA che hanno una classificazione di rischio basso. Una Regione (Molise) e una Provincia Autonoma (Bolzano) hanno un Rt puntuale maggiore di uno, ma con il limite inferiore sotto l’uno. Tutte le Regioni/PPAA hanno una trasmissibilità compatibile con uno scenario di tipo uno.
 
Scende il numero di Regioni/PPAA che hanno un tasso di occupazione in terapia intensiva e/o aree mediche sopra la soglia critica (5 Regioni/PPAA vs 8 della settimana precedente). Il tasso di occupazione in terapia intensiva a livello nazionale è sotto la critica (27%), con una diminuzione nel numero di persone ricoverate che passa da 2.748 (27/04/2021) a 2.423 (04/05/2021). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale scende ulteriormente ed è sotto la soglia critica (29%). Il numero di persone ricoverate in queste aree passa da 20.312 (27/04/2021) a 18.176 (04/05/2021).
 
Soltanto una Regione (Calabria) riporta una allerta di resilienza, nessuna riporta molteplici allerte.
Si osserva una ulteriore diminuzione nel numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (24.397 vs 27.561 la settimana precedente). La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è in lieve aumento (38,6% vs 38,3% la scorsa settimana). Scende, invece, la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (38,3% vs 38,7%). Infine, il 23,1% è stato diagnosticato attraverso attività di screening.
 
I cambi di colore
Il Ministro della Salute Roberto Speranza, sulla base dei dati e delle indicazioni della cabina di regia, firmerà in giornata nuove ordinanze che andranno in vigore a partire dal 10 maggio. Nessuna regione è in area rossa. Sono in area arancione le regioni Sicilia, Sardegna e Valle d'Aosta. Tutte le altre regioni e province autonome sono in area gialla.
 

 
L.F.
07 maggio 2021
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