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Covid. Tra marzo e giugno quasi 170mila morti in più della media nella UE. Di questi il 96% aveva più di 70 anni. Spagna e Italia i Paesi più colpiti con 48.000 e 46.000 decessi in eccesso 
L'analisi è stata effettuata mettendo a confronto i dati delle settimane dalla 10ª di marzo alla 26ª di giugno con quelli relativi agli anni 2016-2019. Dopo Spagna e Italia il fenomeno è stato più evidente in Francia, Germania e Paesi Bassi. Da sotttolineare che questi dati – spiega Eurostat - includono tutti i decessi, indipendentemente dalle loro cause, ma possono essere utili per valutare gli effetti diretti e indiretti della pandemia COVID-19 sulla popolazione europea.
20 OTT - Nel 2020, tra i 26 Stati membri dell'UE per i quali sono disponibili i dati, ci sono stati 168.000 decessi in più nel periodo tra la 10ª e la 26ª settimana (marzo - giugno) rispetto al numero medio di decessi durante lo stesso periodo nei quattro anni precedenti dal 2016 al 2019.
 
Questi dati – si spiega in una nota di Eurostat che ha presento queste nuove statistiche - includono tutti i decessi, indipendentemente dalle loro cause, ma possono essere utili per valutare gli effetti diretti e indiretti della pandemia COVID-19 sulla popolazione europea.
 
Il picco di 36.000 decessi aggiuntivi rispetto alla media quadriennale è stato nella 14ª settimana (fine marzo – inizio Aprile). 
A partire dalla 19ª settimana (inizio maggio), si sono verificati meno di 5.000 decessi aggiuntivi ogni settimana rispetto alla media quadriennale.
Nella 25ª settimana (subito dopo la metà di giugno), sono stati registrati 2.200 decessi in meno.
 

 
Spagna e Italia: i paesi più colpiti
Tra gli Stati membri dell'UE la mortalità in eccesso più evidente si è registrata nelle settimane 10-26 in Spagna (48.000 decessi eccedenti) seguita da vicino da Italia (46.000), Francia (30.000), Germania e Paesi Bassi (circa 10.000 ciascuno).
Negli altri 21 Paesi UE complessivamente si sono registrati 25.000 decessi in più nello stesso periodo.
 
Calcolando invece il numero medio di decessi per Paese nel periodo 2016-2019, è sempre al Spagna ad aver registrato il valore più alto con più del doppio dei decessi registrato durante le settimane 13-15, seguita da vicino dal Belgio nella settimana 15.
 
Un valore più alto del 40% della media si è poi registrato in Italia nelle settimane 11-15, ancora in Spagna nelle settimane 12 e 16, in Belgio nelle settimane 13-14 e 16-17, nei Paesi Bassi nelle settimane 13-17, in Francia nelle settimane 14-15, in Lussemburgo nella settimana 15, in Svezia nelle settimane 15-16 e a Cipro nelle settimane 20-21.
 

 
Bergamo in Italia e Segovia in Spagna le città con il più alto tasso di morti aggiuntive
Da questi dati si evince con chiarezza che i Paesi e le regioni sono stati colpiti in modo diverso. In alcune parti d'Europa, la differenza rispetto agli anni precedenti era eccezionalmente alta, mentre altre aree sono state colpite in modo meno grave.
 
L’analisi delle settimane dalla 10ª alla 26ª settimana (marzo-giugno) a livello regionale in tutta Europa mostra che i tassi più elevati di decessi aggiuntivi si sono verificati nelle aree centrali della Spagna e nel Nord Italia.
 
Rispetto al numero medio di decessi negli anni dal 2016 al 2019, l'aumento maggiore è stato notato a Bergamo con un picco nella 12ª settimana dell'895% di aumento e a Segovia in Spagna (+634%) nella 13ª settimana.
 
Uomini più colpiti a marzo e alla fine di maggio, le donne in aprile
L'aumento della mortalità nelle settimane dalla 10ª alla 26ª nel 2020 ha colpito uomini e donne in modo diverso.
In particolare ci sono stati più decessi di uomini che di donne a marzo (settimane da 12 a 14) e a fine maggio-inizio giugno (settimane dalla 20 alla 23).
 
Ad aprile-inizio maggio sono state registrate invece più morti di donne che di uomini (settimane dalla 15 alla 19). All'inizio di giugno, a partire dalla settimana 24, il numero di morti per uomini e donne era entrambi pari a 32 mila morti settimanali.
 
Il 96% della mortalità in eccesso registrato negli over 70
Nei 26 Stati membri la mortalità in eccesso registrata nel periodo di osservazione dello studio riguarda persone di di età pari o superiore a 70 anni per un totale di 161.000 decessi in eccesso pari al 96% dei 168.000 decessi aggiuntivi registrati. Nello stesso periodo, questa fascia di età ha rappresentato il 76% di tutti i decessi nella popolazione nel 2016-2019 e il 78% di tutti i decessi nel 2020.
 
20 ottobre 2020
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