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Coronavirus. Un calo deciso ancora non c’è, il trend è stabile. Il totale dei casi arriva a 119.827, di cui 19.758 guariti e 14.681 decessi.  “Picco non si è esaurito”. Borrelli: “Su Fase 2 decide Governo”
Rispetto a ieri si registrano 4.585 casi in più. Ad oggi il numero di persone tuttora positive (esclusi deceduti e guariti) nelle singole Regioni risulta il seguente: 26.189 i malati in Lombardia, 12.178 in Emilia Romagna, 8.861 in Veneto, 9.130 in Piemonte, 3.631 nelle Marche, 2.352 in Campania, 2.746 in Liguria, 4.789 in Toscana, 3.009 nel Lazio, 1.324 in Friuli Venezia Giulia, 1.664 in Sicilia, 1.949 in Puglia, 1.301 in Abruzzo, 1.659 nella Pa di Trento, 144 in Molise, 920 in Umbria, 1.209 in provincia di Bolzano, 662 in Calabria, 744 in Sardegna, 560 in Valle d’Aosta e 247 in Basilicata. Gli operatori sanitari contagiati salgono a 11.252. IL REPORT
03 APR - I casi di nuovo Coronavirus in Italia sono saliti a 119.827 (+4.585 rispetto a ieri pari al +4%), tra cui 19.758 persone guarite (+1.480 rispetto a ieri pari al +8%) e 14.681 deceduti (+766 rispetto a ieri pari al +5,5%). Le persone attualmente positive sono quindi 83.049 (+2.339 rispetto a ieri pari al +2,8%). Complessivamente sono stati effettuati 619.849 tamponi, dei quali oltre 410 mila in Lombardia, Emilia Romagna, Lazio, Toscana e Veneto.

Questi i dati principali dell'aggiornamento odierno forniti dal Capo della Protezione Civile Angelo Borrelli durante il punto stampa delle ore 18. Rispetto a ieri sono in calo sia l’incremento dei casi totali che dei nuovi positivi. In linea con i giorni scorsi anche la crescita dei guariti. Rimane sempre alto il numero di decessi giornalieri. Sostanzialmente si conferma il trend dell’ultima settimana ma una frenata decisa ancora non si vede.
 
Ad oggi il numero di persone tuttora positive (esclusi deceduti e guariti) nelle singole Regioni risulta il seguente: 26.189 i malati in Lombardia (+404 rispetto a ieri pari al +1,5%), 12.178 in Emilia Romagna (+319 pari al +2,7%), 8.861 in Veneto (+283 pari al +3,3%), 9.130 in Piemonte (+331 pari al +3,7%), 3.631 nelle Marche (+76 pari al +2,1%), 2.352 in Campania (+212 pari al +10%), 2.746 in Liguria (+86 pari al +3,2%), 4.909 in Toscana (+120 pari al +2,5%), 3.009 nel Lazio (+130 pari al +4,5%), 1.324 in Friuli Venezia Giulia (+30 pari al +2,3%), 1.664 in Sicilia (+58 pari al +3,6%), 1.949 in Puglia (+85 pari al +4,5%), 1.301 in Abruzzo (+50 pari al +4%), 1.659 nella Pa di Trento (+72 pari al +4,5%), 144 in Molise (+11 pari al +8,3%), 920 in Umbria (+35 pari al +4%), 1.209 in provincia di Bolzano (+49 pari al +4,2%), 662 in Calabria (+35 pari al +5,5%), 744 in Sardegna (+26 pari al +3,6%), 560 in Valle d’Aosta (+4 pari al +0,7%) e 247 in Basilicata (+14 pari al +6%).
 
Le vittime sono 8.311 in Lombardia (351 in più di ieri pari al +4,4%), 1.902 in Emilia Romagna (+91 pari al +5%), 572 in Veneto (+40 pari al +8%), 557 nelle Marche (+54 pari al +11%), 1.043 in Piemonte (+60 pari al +6%), 519 in Liguria (+31 pari al +6%), 199 nel Lazio (+14 pari al +8%), 136 in Friuli Venezia Giulia (+7 pari al +5%), 146 in Abruzzo (+13 pari al +10%), 290 in Toscana (+22 pari al +8%), 181 in Campania (+14 pari al +8%), 70 in Valle d’Aosta (+7 pari al +11%), 204 nella Pa di Trento (+17 pari al +9%), 139 nella Pa di Bolzano (+10 pari al +8%), 101 in Sicilia (+8 pari al +9%), 41 in Sardegna (+1 pari al +3%), 45 in Calabria (+4 pari al +10%), 11 in Molise (+0), 39 in Umbria (+1 pari al +3%), 11 in Basilicata (+1 pari al +10%) e 164 in Puglia (+20 pari al +14%).
 
Delle persone attualmente positive (85.388) sono ricoverate con sintomi 28.741 (+201 pari a +0,7% rispetto a ieri), 4.068  (+33 pari a +0,8%) sono in terapia intensiva, mentre 52.579 (+2.123 pari al +4%) si trovano in isolamento domiciliare.
 
“Al momento c'è una sola data che è quella del 13 aprile. Oggi alcune mie parole sono state equivocate, avevo fatto un ragionamento: avevo detto che misure sarebbero state determinate in relazione all'evoluzione della situazione in atto. Per questo motivo è difficile fare previsioni ed abbassare la guardia”, ha detto in conferenza stampa il capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli, tornando sulle sue dichiarazioni pronunciate in radio stamani in merito ad un’ipotetica nuova ‘fase 2’.
 
E poi ha precisato che “l’organizzazione di questa emergenza è molto grande e c'è un comitato tecnico scientifico che ogni giorno si confronta per fare ogni tipo di valutazione. Quando conoscerò i dati degli esperti, potrò dare la mia opinione. Ogni decisione sulla realizzazione della fase 2 spetta al governo e al consiglio dei ministri. Io non mi permetto di anticipare cose che a me non sono note”.
 
Borrelli ha parlato anche delle forniture di mascherine difendendo il lavoro del Dipartimento replicando ad alcuni articoli dei giorni scorsi che hanno portato alla luce le telefonate di un funzionario del Dipartimento in relazione all'acquisto di mascherine. “Grazie al lavoro pulito e preciso dei funzionari del Dipartimento contro broker internazionali senza scrupoli che provavano a vendere di tutto e a raggirare chi venisse in contatto con loro, siamo riusciti ad evitare truffe allo Stato». replicando ad alcuni articoli dei giorni scorsi che hanno portato alla luce le telefonate di un funzionario del Dipartimento in relazione all'acquisto di mascherine. Ci tengo a precisare che il lavoro fatto in questi mesi dal Dipartimento e dai miei colleghi, di cui posso andare fiero, è stato un lavoro pulito”.
 
“Io credo - ha poi aggiunto - che noi saremo sempre più costretti ad adottare comportamenti di distanziamento sociale. Io come vedete non porto la mascherina, e questo non significa che è inutile, ma cerco di cerco di rispettare le distanze e le regole di prudenza che sono state dettate dalla comunità scientifica”.
 
Una battuta infine sui provvedimenti di Governo e Regioni che si sovrappongono. “Il mio auspicio, tecnico e di buon senso, è quello che vi sia un'armonizzazione, per evitare di avere voci diverse e dissonanti rispetto alle decisioni che vengono prese a livello statale”.
 
“Anche se c’è una tendenza in calo, il picco non si è esaurito. Questo è frutto delle precedenti tre settimane. C’è stato un calo nella trasmissione del virus. Se c’è stato, vuol dire che le misure di contenimento hanno avuto un'efficacia”, ha detto Massimo Antonelli, direttore del dipartimento di emergenza e rianimazione del Gemelli e componente del Comitato tecnico scientifico.
 
“La realtà – ha spiegato - ci dice che le misure di contenimento hanno avuto una efficacia, si è visto anche con un calo delle terapie intensive, ma il modello, quindi l'evoluzione è continua”.
 



 
 

 
03 aprile 2020
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