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Circa 1 italiano su 2 rinuncia ai farmaci extra Ssn per motivi economici
Gli italiani rinunciano sempre più spesso all’acquisto di farmaci non mutuabili, casalinghe e pensionati i più colpiti. Ma ci sono difficoltà anche per le visite specialistiche a pagamento e quando il ticket è troppo esoso. Questi alcuni dati dell’indagine Doxa realizzata per Banco Farmaceutico nell’ambito dell’Osservatorio Donazione Farmaci. Se ne parlerà il prossimo 9 settembre alla 13esima edizione del Family Happening a Verona
05 SET - Circa 1 italiano su 2 (45%) ha rinunciato nell’ultimo anno all’acquisto di un farmaco per ragioni economiche, in particolare di farmaci non mutuabili e, quindi, a carico completo del cittadino. Tra le casalinghe e i pensionati il tasso di rinuncia supera il 50% (52% quando vivono in famiglia, 53% quando vivono da soli). Tra i lavoratori precari la percentuale raggiunge il 41% se vivono in famiglia, il 40% se vivono da soli. Anche chi ha un lavoro stabile ha dovuto rinunciare ad acquistare farmaci. La percentuale raggiunge il 39% tra chi vive in famiglia, il 46% tra i single.
 
È quanto emerge da “Nuove povertà e bisogni sanitari”, l’indagine Doxa realizzata per Banco Farmaceutico nell’ambito dell’Osservatorio Donazione Farmaci (un team di ricerca istituto da Banco Farmaceutico per analizzare il fenomeno della povertà sanitaria).
 
Sabato 9 settembre, alle 18.30, ne parlerà Matteo Vanzan, coordinatore regionale di Banco Farmaceutico in Veneto alla 13esima edizione del Family Happening (Loggia della Prefettura – Piazza dei Signori) all’incontro “Donare per curare. Note dall’Osservatorio Donazione Farmaci”.
 
Più di 1 famiglia su 2, si legge, inoltre, nell’indagine, incontra difficoltà economiche nell’accesso alle visite specialistiche. Le difficoltà maggiori si riscontrano nell’effettuare visite specialistiche a pagamento (32%), esami del sangue (31%), visite specialistiche ospedaliere con pagamento del ticket se previsto (28%) e visite odontoiatriche (26%). Con l’aumentare della numerosità delle patologie, aumentano anche le difficoltà ad effettuare visite o esami.
Le famiglie in cui è presente almeno 1 patologia rilevante hanno rinunciato ad una visita medica o a un esame nel 35% dei casi. Quelle con almeno 2-3 patologie rilevanti hanno rinunciato nel 37%. Quelle con 4 patologie o più nel 56%.
 
L’incontro sarà anche l’occasione per fare il punto sulle attività di Banco Farmaceutico: nel 2016, sono stati raccolti 1.791.042 farmaci, per un valore economico pari a 14.890.966 euro. Con i medicinali donati – grazie a oltre 14mila volontari, 3.681 farmacie e 35 aziende farmaceutiche - sono state aiutate oltre 557mila persone in difficoltà, assististe da 1.663 enti caritativi convenzionati con la Fondazione Banco Farmaceutico onlus.
 
In 17 anni di attività (febbraio 2000 - luglio 2017) Banco Farmaceutico ha raccolto e donato oltre 9,7 milioni di farmaci, per un valore economico superiore a 73 milioni di euro
05 settembre 2017
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