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Rezza: “Serve almeno il 90% di copertura vaccinale per tenere sotto controllo l’infezione”. Sul tavolo anche ok a vaccini non ancora approvati da Ema
15 OTT - Probabilmente dovremo raggiungere il 90% di copertura vaccinale per tenere sotto controllo l'infezione". Questa la stima di Gianni Rezza, direttore generale Prevenzione del ministero della Salute, he risponde così ad una domanda di Quotidiano Sanità durante la conferenza stampa sull'analisi dei dati del Monitoraggio regionale Covid della Cabina di Regia.
 
"Bisogna essere molto pragmatici: noi all'inizio pensavamo che potesse essere possibile tenere questa infezione sotto controllo raggiungendo una copertura vaccinale intorno al 70%. Perché c'è una formula che ci dice qual è la soglia al di sopra della quale si ottiene l'immunità di gregge o di comunità, e uno degli elementi che viene considerato in questo calcolo è l'R0, l'indice di trasmissibilità del virus stesso", ha spiegato Rezza.
 
"L'R0 della variante Wuhan, cioè del ceppo originale, era circa 3 - ha ricordato -. Cioè, in assenza di interventi, all'inizio dell'epidemia una persona trametteva l'infezione in media ad altre 3. Il risultato della formula era dunque che con il 67% della popolazione si sarebbe potuta tenere l'epidemia sotto controllo. Adesso vediamo che c'è un fenomeno di risposta immunitaria che col tempo lentamente comincia un po' a diminuire. E quindi una persona, specie se anziana, con patologie concomitanti, immunocompromessa, tende a perdere gli anticorpi. Un primo problema dunque è che queste persone possono non essere del tutto protette dall'infezione, che continua un po' a circolare. L'altro punto è che arrivano delle varianti che hanno un certo potere di immunoevasione, una parziale resistenza nei confronti del vaccino".
 
E sul vaccino russo Sputnik: "C'è una lista di vaccini Oms che comprende i vaccini cinesi Sinovac e Sinopharm, ma non lo Sputnik. Per quanto riguarda sia i vaccini nella lista Oms che Sputnik, in queste ore si sta valutando la possibilità di prendere delle decisioni insieme agli altri paesi Ue, soluzioni che potrebbero andare da un riconoscimento all'esenzione: si sta valutando", ha concluso Rezza.
 

 
15 ottobre 2021
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