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Gallera (Lombardia): “Arcuri rispetti gli impegni presi”. In Toscana già registrate oltre 100 mila pre adesioni al vaccino
18 DIC - "In Lombardia ci stiamo organizzando per la conservazione e la distribuzione del vaccino Pfizer. La capacità dei nostri freezer è sufficiente a conservare tutte le oltre 304 dosi di vaccino che ci sono state attribuite. Dei 65 siti di stoccaggio quelli già attrezzati per la conservazione della catena del freddo sono 42, e non 38 come affermato dal commissario” Domenico Arcuri, “che, ci auguriamo, oltre a puntualizzare cosa stiamo facendo noi, provveda a rispettare gli impegni che ha preso, a partire dal reclutamento di personale sanitario extra per la campagna vaccinale”. Sono queste le parole dell’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera, intervenuto stamani con l’assessore ala Salute della Toscana, Simone Bezzini, alla sessione dedicata ai vaccini del Forum Risk Management in Sanità.

Il modello pensato dalla Lombardia e dalla Toscana per una efficiente e capillare campagna vaccinale sarà quella del sistema “Hub e Spoke”. “In Toscana abbiamo aperto da martedì scorso le prenotazioni per la vaccinazione agli operatori sanitari e le Rsa e ottenuto già oltre 100mila pre adesioni. Le dosi di vaccino previste per la nostra regione sono 116 mila dosi nel primo step”, ha spiegato Bezzini. “Conoscere questo dato di pre adesione consente di avere una stima attendibile sulla platea da vaccinare. Di conseguenza ci permette di fare una programmazione rispetto i 12 hub primari e agli spoke secondari che useremo come sedi. La raccolta dei dati sulla prenotazione ci consente, infatti, di avere anche una stima delle dosi da distribuire hub per hub delle dosi. Questo, chiaramente, facilita la programmazione e tutta l'organizzazione”, ha illustrato l’assessore Toscano.

Le Regioni stanno procedendo velocemente, anche perché i tempi si sono ristretti. “L’inizio della distribuzione - spiega infatti Gallera - era prevista per fine gennaio, ora dobbiamo essere praticamente già pronti a partire. Da una parte questa anticipazione della distribuzione dei vaccini è sicuramente una buona notizia, ma indubbiamente ha comportato la necessità di una accelerazione organizzativa, cosa non sempre semplice. Anche perché tutti gli aspetti organizzativi sono stati, almeno in questa prima fase, lasciati a carico delle Regioni”.
 
Per Gallera “anche questa fase dell’emergenza va portata avanti con un lavoro di squadra tra regioni e livello centrale. Perché è la più grande campagna vaccinale mai fatta nel nostro Paese. Servirà personale extra. Ci è stato assicurato che arriverà. Non abbiamo indicazioni precise a riguardo, ma è evidente che debba arrivare ora, non a febbraio o marzo”, ha puntualizzato Gallera.

Per il successo della campagna sarà necessario anche una corretta comunicazione che, secondo Bezzini, “andrà mirata alle diverse fasi, in base alla popolazione target che ora sono gli operatori sanitari e le Rsa, poi saranno gli anziani e quindi ce ne saranno altre ancora. Bisogna anche capire quali tipologia di vaccini avremo a disposizione per ogni fase, perché - dal momento che i vaccini non sono tutti uguali - dovranno essere mirati ai target di popolazione più idonei e anche in base a questo occorrerà coordinare le fasi della campagna vaccinale”, ha osservato l’assessore Toscano. "Serve un coordinamento stretto per dare messaggi uniformi sulla base delle indicazioni nazionali”.
 
L.C.
18 dicembre 2020
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