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Vaccini Covid. In settimana attesa decisione italiana per richiamo al milione e  mezzo di vaccinati con J&J. Il Cts Aifa riunito il 28 ottobre
La scorsa settimana la Fda statunitense ha approvato il richiamo con il vaccino Janssen ad almeno due mesi di distanza dalla prima dose. I dati presentati da Johnson & Johnson mostrano un aumento di quattro volte degli anticorpi con una dose somministrata a due mesi dalla prima. Dato che sale fino a 12 volte se il richiamo avviene a sei mesi di distanza. In settimana si attende anche il pronunciamento dell'Ema ma in ogni caso l'Italia dovrebbe partire con richiami anche con eterologa
26 OTT - In settimana sono attese novità per il richiamo con una dose aggiuntiva del vaccino contro il Covid Janssen di Johnson & Johnson. In particolare dovrebbero arrivare sia il pronunciamento dell'Ema, che una nuova circolare del Ministero della Salute con la quale si potrebbe aprire anche alla possibilità di richiamo con vaccinazione eterologa per chi ha fatto una dose di Janssen nei mesi precedenti.
 
La scorsa settimana a pronunciarsi era già stata la Fda statunitense. Qui era stato approvato in via emergenziale un richiamo con Janssen ad almeno 2 mesi di distanza dalla prima vaccinazione per tutti gli over 18. La decisione è stata presa sulla base dei dati presentati dall'azienda farmaceutica che mostravano un efficacia che saliva al 94% dopo la somministrazione di una seconda dose a distanza di due mesi dalla prima. I dati presentati da J&J arrivano sia da trial clinici di fase 3 che da dati del mondo reale. Lo studio aveva incluso 390mila persone che hanno ricevuto l'iniezione J&J, e come 'controllo' un campione confrontabile di oltre un milione e mezzo di persone non vaccinate. Con un richiamo a due mesi i livelli di anticorpi aumentavano da 4 a 6 volte. Mentre un booster somministrato a 6 mesi dalla prima dose incrementava gli anticorpi di 12 volte. Da qui la decisione della Fda di autorizzare il richiamo ad "almeno" due mesi dalla prima dose.
 
Come dicevamo, in settimana è atteso anche il pronunciamento dell'Ema che sta esaminando ora i dati presentati dall'azienda. La decisione potrebbe non discostarsi da quella del Fda. La Commissione tecnico scientifica dell'Aifa è già stata convocata per il 28 ottobre proprio per esaminare l'ipotesi della dose aggiuntiva per coloro che hanno ricevuto il vaccino di Johnson&Johnson.
 
Il Ministero della Salute è già pronto a recepire la possibile novità con una nuova circolare con la quale verrebbe autorizzato un richiamo con Pfizer o Moderna anche per chi ha ricevuto il monodose di J&J, esattamente come già previsto ad oggi per i fragili dalla circolare dello scorso 14 settembre firmata dal Direttore generale della Prevenzione del Ministero della Salute, Gianni Rezza. In Italia sono oltre 1,5 milioni i vaccinati con J&J.
 
A conferma, oggi il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri ha spiegato che "verosimilmente la terza dose sarà necessaria per tutti e con precedenza a chi ha fatto il vaccino Johnson&Johnson che avrà bisogno di un richiamo a tempi brevi”. C'è infine da sottolineare che ormai da tempo questo vaccino, così come quello di AstraZeneca, non vengono più utilizzati. Anche da qui la possibilità di richiamo con vaccinazione eterologa.
26 ottobre 2021
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