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Screening mammografico. Poco utile nelle over 75 con patologie croniche
Uno studio statunitense ha evidenziato come le over75 abbiano un rischio superiore di 90 volte di morire per altre cause rispetto al decesso per cancro al seno. Un dato che pone in discussione l’utilità dell’accesso allo screening mammografico da parte di questa fascia di popolazione
16 SET - (Reuters Health) – Un ampio studio USA certifica la non utilità dello screening mammografico nelle donne over75 con problemi di salute cronici. I ricercatori – guidati da Dejana Braithwaite, ricercatrice presso il Lombardi Comprehensive Cancer Center alla Georgetown University di Washington – hanno esaminato i dati relativi 222.088 donne che avevano effettuato almeno uno screening mammografico tra il 1999 e il 2010, quando avevano tra i 66 e i 94 anni.
 
La maggior parte delle donne è stata seguita per almeno nove anni. Durante lo studio, 7.583 donne (circa il 3%) hanno ricevuto una diagnosi di carcinoma mammario invasivo e 1.742 donne (meno dell’1%) quello di neoplasia pre-invasiva note come carcinoma duttale in situ (Dcis). 471 donne sono morte di cancro al seno durante lo studio, 42.229 sono morte per altre cause.

“Ciò significa che le donne hanno una probabilità 90 volte maggiore di morire per cause diverse dal cancro al seno”, scrivono i ricercatori sul Journal of National Cancer Institute. “Avere più malattie croniche aumenta il rischio di morire per cause non legate al cancro al seno, mentre non ha alcun impatto sul rischio di cancro al seno o sulla morte per questo tipo di tumore – sottolinea Dejana Braithwaite,– Questo è un grosso problema: mentre le donne più giovani potrebbero avere un motivo più giustificabile per sottoporsi a screening mammografici per rilevare il cancro al seno, perché il loro rischio di morire per altre cause è relativamente basso, questo non vale per le donne più anziane, in particolare per quelle con una o più malattie croniche”.

Le donne di età compresa tra 75 e 84 anni hanno avuto 123 volte più probabilità di morire per cause diverse dal cancro al seno; questa stima è stata ancora più elevata tra le donne di età pari o superiore a 85 anni. Il rischio a 10 anni di morire di cancro al seno è stato piccolo e non è variato per età; è rimasto pressoché invariato tra i 66 e i 94 anni, rappresentando solo lo 0,2% -0,3% di tutti i decessi registrati nello studio.

Al contrario, il rischio di morire per altre cause è aumentato con l’età e cresciuto con ogni ulteriore problema medico cronico che le donne hanno avuto.
La United States Preventive Task Force ha osservato che non ci sono prove sufficienti per fornire raccomandazioni a favore o contro lo screening nelle donne over75. Molti programmi per il carcinoma mammario in Europa interrompono lo screening quando le donne di trovano tra i 69 e i 74 anni.
Negli Stati Uniti molte donne tra gli 80 e i 90 anni ottengono ancora screening mammografici.

“Il nostro studio ha incluso un gran numero di donne anziane che probabilmente non trarranno beneficio dallo screening mammografico – conclude Braithwaite – È improbabile che le donne di età pari o superiore a 75 anni con malattie croniche possano beneficiare di mammografie continue. Tuttavia, questi risultati sottolineano la necessità di strategie di screening più personalizzate, invece di ampie raccomandazioni”.

Fonte: Journal National Cancer Institute
 
Lisa Rapaport
 
(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science) 
16 settembre 2019
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