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Polineuropatia diabetica e bassi livelli di colesterolo
C’è un legame tra polineuropatia e diabete di tipo 2 ed è rappresentato da un basso livello sierico di colesterolo totale. Un gruppo di studio tedesco è giunto a questa conclusione sottoponendo oltre 100 diabetici di tipo 2 a neurografia a risonanza magnetica della gamba destra
05 GIU - (Reuters Health)– I bassi livelli sierici di colesterolo nelle persone con diabete di tipo 2 sono associati a polineuropatia diabetica. L’evidenza arriva da unostudio cross-section condotto in Germania.
 
“Il punto chiave del nostro studio è che bassi livelli di colesterolo totale sierico e colesterolo lipoproteico a bassa densità sono associati a una maggiore quantità di danni ai nervi rilevati dalla risonanza magnetica ad alta risoluzione del nervo sciatico in pazienti con diabete di tipo 2 – spiega Felix Kurzdell’ospedale universitario di Heidelberg, autore principale dello studio – I risultati erano indipendenti dall’età dei pazienti, dalla durata della malattia, dalla glicemia o dalla funzione renale”.
 
“Questa evidenza ci ha sorpreso, dal momento che ci aspettavamo livelli più bassi di colesterolo sierico e, in particolare, il colesterolo Ldl è benefico per i pazienti con diabete di tipo 2”, continua Kurz. “Invece, i nostri risultati ora indicano che abbassare il colesterolo nel siero di persone con diabete di tipo 2 può compromettere la rigenerazione dei nervi e, quindi, è potenzialmente dannoso nella neuropatia diabetica”.
 
Lo studio
Kurz e colleghi hanno condotto uno studio traversale su 100 pazienti con diabete di tipo 2 (età media 65, 68% uomini) sottoposti a neurografia a risonanza magnetica della gamba destra e valutazioni cliniche, sierologiche ed elettrofisiologiche.
 
Utilizzando strumenti di imaging avanzati, il team ha quantificato il diametro di vari nervi e il carico di lesione lipidica equivalente (Lel).
 
Come riportato da Jama Network Open, il carico Lel si correlava positivamente con l’area della sezione trasversale media di un nervo , cioè gonfiore (coefficiente di correlazione = 0,44) e la lunghezza massima di una lesione (r = 0,71).
 
Ad esempio, nei pazienti con neuropatia, il carico medio di Lel nel tessuto nervoso vitale era del 19,67%; la lunghezza massima di una lesione era di 63,47 mm e l’area della sezione trasversale media del nervo tibiale era di 142,20 mm.
 
Al contrario, in quelli senza neuropatia, il carico medio di Lel nel tessuto nervoso vitale era del 10,03%; la lunghezza massima di una lesione era 50,07 mm e l’area della sezione trasversale media del nervo tibiale era 122,20 mm.
 
Inoltre, il carico Lel era negativamente associato al livello di colesterolo totale (r = -0,41), al colesterolo lipoproteico ad alta densità (r = – 0,30), al colesterolo a bassa densità di lipoproteine (r = – 0,33), alle velocità di conduzione nervosa della tibia (r = – 0,33) e nervi peroneali (r = – 0,51), nonché ampiezze di conduzione nervosa dei nervi tibiale (r = – 0,31) e peroneale (r = – 0,28).
 
“I risultati suggeriscono che l’abbassamento dei livelli sierici di colesterolo nei pazienti con diabete di tipo 2 e polineuropatia diabetica è associato a una maggiore quantità di lesioni nervose e declinanti velocità e ampiezze della conduzione nervosa”, concludono gli autori.
 
Fonte: JAMA Netw Open 2019
 
Marilynn Larkin
 
(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)
05 giugno 2019
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