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Governance farmaco: Assobiotec: “Diversi gli indirizzi positivi. Ora guardiamo con fiducia al prossimo coinvolgimento del comparto”
Il presidente Palmisano rimarca come nel documento vi siano una “serie di elementi che vanno nella direzione giusta. Ora guardiamo con attenzione e fiducia al prossimo coinvolgimento delle aziende biotecnologiche nella fase di implementazione delle misure, sottolineando l’importanza, ribadita dal Ministro stesso, di mantenere la libertà di scelta prescrittiva da parte del medico nel settore dei biosimilari”.
11 DIC - “Le tante novità previste nelle nuove linee guida per la Governance del farmaco contengono certamente, dal nostro punto di vista, una serie di indicazioni positive” -  commenta Riccardo Palmisano Presidente di Assobiotec – Federchimica.
 
“Il cambiamento spesso spaventa, ma analizzando la proposta presentata dal Ministro della Salute Giulia Grillo - che ringraziamo per averci coinvolti più volte nel dibattito nelle ultime settimane – troviamo una serie di elementi che vanno nella direzione giusta. Sono fra questi: la semplificazione della governance, l’efficientamento delle procedure per garantire alle aziende tempi affidabili, la rimodulazione periodica dell’ammontare dei tetti di spesa in relazione all’evoluzione del settore farmaceutico (horizon scanning), il mantenimento dei fondi per gli innovativi e gli oncologici innovativi, il riordino di CTS e CPR finalizzato ad evitare duplicazione e a ridurre i tempi, così come la revisione dei criteri per attribuire l’innovazione, che francamente, ad oggi, non funzionano”.
 
Aggiunge Palmisano: “Ora guardiamo con attenzione e fiducia al prossimo coinvolgimento delle aziende biotecnologiche nella fase di implementazione delle misure, sottolineando l’importanza, ribadita dal Ministro stesso, di mantenere la libertà di scelta prescrittiva da parte del medico nel settore dei biosimilari, ma anche quella di non mettere in equivalenza terapeutica prodotti off patient con prodotti coperti da brevetto: il brevetto è infatti alla base di ogni investimento in ricerca e sviluppo delle aziende biotecnologiche che operano nel settore delle Scienze della Vita, e come tale va salvaguardato. Altro punto molto importante, sul quale riteniamo necessario un intervento, è quello di un finanziamento della farmaceutica che tenda ad essere progressivamente sempre più adeguato alla domanda di salute oltre che il mantenimento delle risorse per i farmaci all’interno della spesa farmaceutica”.
 
E in conclusione, in riferimento alle dichiarazioni del farmacologo Silvio Garattini sui passi da gigante fatti nel settore dell’oncologia e delle malattie rare Palmisano aggiunge “mi preme sottolineare che proprio grazie ai farmaci biotecnologici è stato possibile fare grandi progressi in molte aree terapeutiche dagli anni ’90 ad oggi, come, ad esempio, rendere cronica una malattia prima mortale come l’HIV ed eliminare il trapianto di fegato dalle prospettive dei pazienti affetti da epatite C”.
11 dicembre 2018
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