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Disabilità. Servizi alla persona e rischio segregazione, Anffas approva mozione per il contrasto di istituzionalizzazione
LʼAssemblea Nazionale di Anffas approva una mozione in cui rinnova il proprio impegno contro qualsiasi istituzionalizzazione e segregazione, in ogni tipo di contesto, a danno di persone con disabilità (in particolare intellettiva e/o relazione) e si dichiara favorevole alla realizzazione di una nuova generazione di servizi alla persona
19 GIU - “Anffas rinnova il suo massimo impegno programmatico, professionale e politico affinché siano contrastati ogni pratica, modello organizzativo, prassi professionale e politica che rechino con sé rischi di istituzionalizzazione e segregazione in qualsiasi contesto a danno di persone con disabilità ed in particolare intellettiva e/o relazionale [...] con altrettanta nettezza Anffas è convinta che il sistema dei servizi alla persona rappresenta un segmento fondamentale del sistema di welfare italiano, che deve ampiamente e profondamente rinnovarsi non solo nel rispetto dei principi costituzionali dell’uguaglianza, della dignità intrinseca e sociale e del contrasto ad ogni forma di discriminazione, ma anche, parallelamente, nel rispetto di quanto disposto dalla Convenzione Onu sui Diritti delle Persone con Disabilità (Crpd)”.

Inizia così la mozione generale “Servizi rivolti a persone con disabilità – rischi di segregazione – adeguamento alla Crpd quale azione strategica da parte di Anffas Onlus” approvata dall’Assemblea Nazionale Anffas Onlus tenutasi il 14 e 15 giugno scorso, un documento fortemente voluto da tutta la compagine Anffas e basato sull’assunto fondamentale “dell’importanza e dell’urgenza di  affrontare il tema dei rischi di segregazione a cui le persone con disabilità sono esposte nel momento in cui vengano meno le condizioni previste dall’art. 19 della Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità e, comunque, in ogni circostanza nella quale la frequenza di un servizio non sia frutto di processi valutativi ampi, condotti su base multidimensionale, basati su procedure evidence based e con la ricerca del massimo coinvolgimento possibile della persona e di chi la rappresenta, al fine di raccoglierne aspettative, desideri e volontà”.

Come ribadito anche dal suo Manifesto di Milano – documento approvato dall’assemblea nazionale del 2016 con cui sono state tracciate le linee politiche dell’Associazione per il futuro - da sempre infatti per Anffas è la persona al centro di tutto, con i suoi desideri, le sue necessità e le sue aspettative, nel pieno rispetto dell’art. 19 della Convenzione Onu sui Diritti delle Persone con Disabilità (fulcro indiscusso di tutte le azioni di Anffas) relativo alla vita indipendente ed inclusione nella comunità, mettendo in evidenza come in questa ottica il concetto di segregazione possa essere messo in relazione “alle circostanze nelle quali la persona con disabilità sia obbligata, senza tenere conto dei suoi desideri e delle sue aspettative e preferenze, a vivere in una particolare sistemazione”.

Anffas, inoltre, tiene a sottolineare come sia assolutamente contraria ad aprioristiche previsioni di chiusura o non accreditamento di servizi già esistenti. In particolare, l’Associazione dichiara nella mozione “la propria forte contrarietà a ipotesi che prevedono e/o auspicano la chiusura, il blocco degli accreditamenti, delle convenzioni e dei contratti e/o ogni altra modalità che comporti, in modo aprioristico ed indiscriminato, la chiusura e/o il blocco delle attività di servizi (diurni o residenziali)”, poiché si andrebbe a causare un enorme vuoto e ad incrinare un sistema di servizi già attualmente in forte difficoltà nel riuscire a rispondere in maniera adeguata a tutte le richieste di inserimento in servizi e/o unità di offerta rientranti nei Livelli Essenziali di Assistenza (Lea), che secondo Anffas ad oggi sono ancora largamente disattesi e per i quali Anffas e Fish da tempo chiedono il pieno rispetto ed adempimento.

L’approvazione, all’unanimità, di questa mozione è solo l’ultimo step di un percorso intrapreso da Anffas ormai da molto tempo su questo tema, basti pensare al progetto Matrici Ecologiche e dei Sostegni, unico strumento interattivo in grado di orientare e documentare, secondo un approccio evidence-based, il piano individualizzato dei sostegni ed il progetto individuale di vita previsto dall’art. 14 della L. 328/00 nella prospettiva del rispetto dei diritti umani e del miglioramento della Qualità della Vita per le persone con disabilità, in particolare intellettive e con disturbi del neurosviluppo, grazie all’uso di un software disponibile online, personalizzabile, flessibile ed in costante aggiornamento che consente di far divenire la raccolta di informazioni, l’assessment e valutazione multidimensionale, la pianificazione, programmazione, gestione e valutazione dei sostegni e dei loro esiti, un processo guidato e allineato ai diritti, ai desideri ed aspettative della persona  con disabilità stessa e della sua famiglia, alle necessità di sostegno sue e del suo contesto di vita e volto al miglioramento della sua Qualità di Vita.

Un progetto ulteriormente sviluppato con Matrici 2.0, presentato proprio nell’ultima assemblea, una nuova versione adattata per far sì che le famiglie e gli operatori possano disporre di un avanzatissimo sistema informatico per realizzare la valutazione multidimensionale per predisporre i progetti di vita previsti dalla legge L. 112/16 “Durante e dopo di noi”.

Con questa mozione, quindi, Anffas pone nuovamente l’accento sull’importanza del progetto di vita e del sistema dei servizi quale sostegno insostituibile per le persone con disabilità e di conseguenza sulla necessità di promuovere ed implementare una nuova generazione di servizi nel pieno rispetto dei principi costituzionali di uguaglianza e dignità e soprattutto nel pieno rispetto della Convenzione Onu sui Diritti delle Persone con Disabilità, attività che Anffas sta già svolgendo nell’ambito del suo intero sistema attraverso un processo di analisi ed adeguamento di servizi ed interventi.
19 giugno 2018
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