Il sistema combina la lettura di tre valori: il tasso di filtrazione glomerulare stimato (eGFR), la proteinuria e il tipo di malattia renale cronica, se glomerulare o non glomerulare. Per svilupparlo, i ricercatori hanno usato dati relativi a più di 1.200 bambini con malattia renale cronica. L’eGFR medio era di 47 mL/min/1,73 m2 e il 13% del campione aveva un rapporto proteine urinarie/creatinina (UPCR) superiore a 2 mg/mg all’inizio dello studio.
Lo studio
Per definire il rischio di andare incontro allo stadio finale della malattia, i ricercatori hanno classificato i bambini sulla base di eGFR, tra 60 e 89, tra 45 e 59, tra 30 e 44 e tra 15 e 29 mL/min/1,73 m2, e UPCR inferiore a 0,5, tra 0,5 e 2 e superiore a 2 mg/mg. I tempi medi del passaggio alla terapia sostitutiva renale o a una riduzione del 50% di eGFR o un eGFR inferiore a 15 mL/min/1,73 m2, andava da oltre 10 anni per i bambini che avevano eGFR tra 45 e 90 mL/min/1,73 m2 e UPCR inferiore a 0,5 mg/mg, a meno di un anno per i piccoli pazienti che avevano eGFR tra 15 e 30 mL/min/1,73 m2 e UPCR maggiore di 2 mg/mg. Infine, i bambini con malattia gromerulare mostravano una progressione più rapida, del 43%, rispetto a quelli con malattia non glomerulare.
I commenti
“Abbiamo progettato uno strumento clinicamente utile per medici e infermieri, per aiutarli a dare consigli ai genitori e pianificare i trattamenti in vista di quando, probabilmente, il bambino avrà bisogno di trapianto o di andare incontro a dialisi”, dice Furth. “Questo sistema di classificazione può essere utilizzato in aggiunta al giudizio clinico nella pianificazione dei tempi di valutazione del trapianto o dell’accesso alla dialisi”.
Fonte: American Journal of Kidney Diseases
Reuters Staff
(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)