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Farmaci da automedicazione. È boom tra i giovani: il 60% li usa. Farmacista e medico restano riferimento. Ma il web la fa da padrone. L’indagine Assosalute
I risultati presentati oggi a Milano al primo Self Care Forum. Circa la metà dei giovani si reca in farmacia almeno una volta al mese, per lo più per acquistare antidolorifici (73%) e antinfluenzali (59%). Sulla scelta dei farmaci da banco, il farmacista e il medico restano le principali figure di riferimento: il 67% prima dell'acquisto chiede consiglio al farmacista, mentre meno della metà (47%) chiede un farmaco specifico. Ma per informarsi in generale sulla salute internet supera tutti con il 71% delle preferenze. Mandelli: medico di famiglia e farmacista devono interagire di più.
16 GEN - E’ stato presentato oggi al Palazzo delle Stelline di Milano il primo Self Care Forum che Federchimica Assosalute ha realizzato grazie alla presenza di aziende, istituzioni, mondo della ricerca e con la partecipazione attiva di Cittadinanzattiva, Federfarma, Fenagifar, Fimmg, Fnpi, Fofi e Simg.  La proposta di Consensus Document, presentata nel corso dell’evento “Farmaci di automedicazione: consapevolezza e responsabilità per la salute del Sistema”, sottolinea la necessità di affermare l’importanza dell’automedicazione - e del ricorso ai farmaci senza obbligo di prescrizione, di automedicazione - come pratica appropriata per il trattamento dei più comuni disturbi di salute.
 
Questo in un quadro sempre più complesso e di crescente attenzione e richiesta di autonomia e responsabilità da parte dei cittadini, anche per quanto riguarda le scelte sulla propria salute, e di complessiva attenzione ai profili di appropriatezza e sostenibilità del nostro Servizio Sanitario Nazionale.

Informazione, comunicazione, responsabilità e collaborazione sono le parole chiave di un percorso che dovrà coinvolgere tutti gli operatori del sistema salute, e che mette al centro le esigenze e i bisogni dei cittadini in un’azione comune di coinvolgimento, supporto e attenzione. 
 
“Il Forum inaugurato oggi – afferma Agnès Regnault, Presidente di Federchimica Assosalute - vuole diventare un appuntamento annuale che rafforzi il dialogo con tutti gli stakeholder del sistema salute. Ci auguriamo di poter costruire una collaborazione di valore con tutti gli attori del sistema che conduca ad una posizione congiunta a favore della corretta automedicazione. Sono certa che i punti contenuti nel Consensus Document del Self Care Forum possano divenire progettualità concrete che aiutino i cittadini a operare scelte informate e guidate, e rappresentare un passo importante verso la valorizzazione economica e sociale del settore a sostegno della salute individuale e del Ssn”.

Particolare attenzione è stata data alla presentazione dei risultati di un’indagine che ha fotografato le abitudini di salute e autocura di un campione di popolazione compresa tra 18 e 28 anni. Una scelta non casuale quella di indagare il mondo dei giovani, in quanto saranno questi i cittadini del futuro su cui investire per un appropriato e sostenibile sviluppo del nostro sistema sanitario.

Lo studio rileva un'attenzione medio-alta dei giovani italiani nei confronti della loro salute (66%). Il 61% dichiara svolgere attività fisica almeno una volta a settimana mentre poco più della metà (51%) ha un'elevata cura del cibo. 
 
Il 64% ricerca informazioni sulla propria salute su molteplici fonti: al primo posto ci sono blog e siti internet (71%), mentre arriva solo secondo il medico di base, che rimane una figura fondamentale, preferito dal 63% degli intervistati. Seguono le trasmissioni tv (48%), i parenti e i conoscenti (38%) e il farmacista (31%). 
 
La ricerca rileva inoltre una tendenza all'automedicazione elevata, in particolare nelle donne. Il 60% dei giovani è propenso a risolvere in autonomia i piccoli disturbi e il 63% afferma di ricorrere ai farmaci senza obbligo di prescrizione medica. 
 
Circa la metà dei giovani si reca in farmacia almeno una volta al mese, per lo più per acquistare antidolorifici (73%) e antinfluenzali (59%). Sulla scelta dei farmaci da banco, il farmacista e il medico restano le principali figure di riferimento: il 67% prima dell'acquisto chiede consiglio al farmacista, mentre meno della metà (47%) chiede un farmaco specifico.
 
“La corretta informazione sui medicinali di automedicazione – ha dichiarato Marcella Marletta, Direttore Generale della Direzione Generale dei Dispositivi Medici e del Servizio Farmaceutico del Ministero della Salute – è un elemento cruciale per assicurare ai cittadini le basi e gli strumenti per affrontare in modo responsabile le scelte di salute anche autonome laddove opportuno. Il Ministero è da sempre impegnato su questi fronti e occorre investire ancora in questa direzione affinché, da un lato, l’informazione sia realmente corretta e appropriata e, dall’altro, risponda ai mutamenti di scenario, alle nuove forme di comunicazione e alla crescente attenzione ai problemi di salute della popolazione”.
 
“L’atteggiamento mostrato dalle giovani generazioni – ha proseguito Agnès Regnault – conferma quanto da tempo afferma Federchimica ASSOSALUTE, e cioè la necessità di adottare misure che rispondano effettivamente a questa maggiore e migliore conoscenza, senza dimenticare naturalmente il supporto dei professionisti - medici e farmacisti -, ma altresì investendo nello sviluppo, miglioramento e ampliamento di una risorsa a pieno titolo inserita e riconosciuta nel panorama terapeutico a disposizione dei cittadini”.
 
Obiettivo non secondario del Self Care Forum è stato quello di portare a conoscenza delle Istituzioni l’importanza di una corretta automedicazione, e la necessità di adottare politiche sanitarie che consentano un corretto sviluppo di questo comparto, che molto potrebbe dare anche in termini di appropriatezza e sostenibilità del sistema, in un quadro sempre più complesso e impegnativo di gestione delle risorse a disposizione. 
 
In questo quadro, infatti, uno sviluppo responsabile e appropriato dell’automedicazione può avere vantaggi anche per la sostenibilità economica. Secondo i dati emersi da uno studio condotto nel corso del 2016 da Cergas Bocconi, e presentato in occasione del Self Care Forum, un ampliamento dell’offerta terapeutica disponibile in automedicazione, maggiormente allineata a quanto avviene in Europa, porterebbe a un potenziale alleggerimento dei conti del SSN di circa 844 milioni di euro l’anno. Affermare una cultura dell’automedicazione vorrebbe dire, quindi, innescare un meccanismo virtuoso in grado di liberare risorse a vantaggio delle terapie destinate ad altre patologie, ottimizzando la spesa farmaceutica rimborsata dal Ssn.
 
Anche Cittadinanzattiva ha espresso il proprio supporto all’iniziativa promossa da Federchimica Assosalute. Le due associazioni collaborano da tempo su progetti indirizzati ad aumentare l’informazione al cittadino e la sua capacità di operare scelte consapevoli. “La formazione di cittadini consapevoli, soggetti forti, attivi nella scelte per la propria salute è uno dei nostri obiettivi principali – ha affermato Antonio Gaudioso, segretario generale di Cittadinanzattiva-Tribunale dei diritti del malato – per questo abbiamo molto apprezzato il Self Care Forum che ha fatto dell’informazione corretta e dell’educazione uno dei principali temi di discussione. In tempi in cui l’informazione è rapidamente accessibile e viaggia incontrollata su tutti i mezzi di comunicazione è quanto mai importante favorire una relazione stabile con il professionista della salute affiche i cittadini siano costantemente ben informati”.
16 gennaio 2017
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