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Crescita. Troppo tempo davanti alla tv “regala” ossa più fragili
Stare troppo davanti al televisore in generale non fa bene, ma adesso uno studio dimostra come i bambini che guardano troppa TV abbiano un minore massa ossea una volta cresciuti. Questo perché la sedentarietà impedisce loro di costruire lo scheletro durante gli anni critici dello sviluppo, rendendoli più vulnerabili all’osteoporosi e, di conseguenza, alle fratture ossee negli anni della maturità.
19 LUG - (Reuters Health) - Stare troppo davanti al televisore in generale non fa bene, ma adesso uno studio dimostra come i bambini che guardano troppa TV abbiano un minore massa ossea una volta cresciuti. Questo perché la sedentarietà impedisce loro di costruire lo scheletro durante gli anni critici dello sviluppo, rendendoli più vulnerabili all’osteoporosi e, di conseguenza, alle fratture ossee negli anni della maturità.
 
Un team di ricercatori australiani ha seguito bambini e adolescenti fino all’età di 20 anni, quando la massa ossea raggiunge il poicco massimo, e hanno trovato che la quantità di osso è inferiore in coloro che durante l’infanzia hanno trascorso più ore a guardare la televisione. I dati della ricerca sono stati pubblicati di recente sul Journal of Bone and Mineral Research. 
 
“Bisogna chiarire che quello che compromette la salute non è guardare la televisione di per sé, ma lo stare fermi e seduti per lunghi periodi – ha spiegato Natalie Pearson della Scuola dello sport, esercizio e scienze della salute presso la Loughborough University nel Regno Unito – La prima serie di dati riuniti in questo studio sono stati raccolti oltre 15 anni fa e da allora le persone iniziano a guardare la TV in età sempre più giovane, utilizzando iPad, smarphone e altre applicazioni”.
 
Lo studio
In questo studio, condotto dal team di Joanne A. McVeigh alla Curtin University di Perth, in Australia, i genitori di oltre 1.000 bambini hanno riferito quante ore alla settimana guardava la TV ogni piccolo all’età di 5, 8, 10, 14, 17 e 20 anni, sebbene man mano che gli anni passavano i ragazzini iniziassero a segnalare da soli le proprie abitudini riguardo al piccolo schermo. I ricercatori hanno diviso i bambini in tre gruppi in base al tempo trascorso davanti alla televisione: circa il 20% guardava la TV meno di 14 ore a settimana, oltre il 40% la guardava per più di 14 ore e il 35% nel corso degli anni passava sempre più tempo davanti allo schermo televisivo. Tutti i partecipanti all’età di 20 anni sono stati sottoposti a radiografie per valutare il contenuto minerale osseo. Sono stati calcolati l’altezza, il peso corporeo, l’attività fisica, l’assunzione di calcio, i livelli di vitamina D, l’alcol e l’abitudine al fumo. Il team ha scoperto che i giovani telespettatori più accaniti erano anche quelli che presentavano un minor contenuto di massa ossea da adulti.

“L’immobilità per periodi di tempo prolungati è dannosa per la salute delle ossa – ha sottolineato il dottor Sebastien Chastin della Glasgow Caledonian University nel Regno Unito – seduti a guardare la televisione non si fa movimento per lungo tempo e il riposo innesca risposte fisiologiche che cambiano l’equilibrio metabolico del corpo che irrobustisce e mantiene forte lo scheletro, e diverse ricerche hanno dimostrato che esiste una correlazione tra il tempo che passiamo seduti e la salute delle ossa”.

Le conseguenze
L’impoverimento di contenuto minerale dell’osso può portare all’osteoporosi che colpoisce 200 milioni di donne nel mondo e a fragilità ossea che rende lo scheletro suscettibile alle fratture. Il nostro organismo raggiunge il picco di densità ossea a 20- 22 anni, dopo di che essa inizia a diminunire nel tempo. Tuttavia attraverso uno stile di vita sano e attivo siamo in grado di rallentare questo progressivo depauperamento. Gli sport non da contatto sono i più vantaggiosi per la salute delle ossa, in particolare per quanto riguarda la forza muscolare, l’equilibrio e la coordinazione.
 
Fonte: J Bone Miner Res 2016
 
Kathryn Doyle
 
(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)
19 luglio 2016
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