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Aids. Compie 29 anni il Telefono Verde dell'Iss. Dal 1987 ad oggi oltre 700mila interventi di counselling telefonico
Gli esperti dell’800 861061, dal 20 giugno 1987 al 10 giugno 2016, hanno risposto a 2.053.208 quesiti sull’Hiv e sulle infezioni trasmesse per via sessuale. Le telefonate ricevute sono state effettuate prevalentemente da persone di sesso maschile (75,3%). La fascia di età più rappresentata per entrambi i sessi è quella compresa tra i 20 e i 39 anni (77,3%); e circa la metà (46,7%) degli utenti del TV Aids e Ist dichiara di chiamare da regioni del Nord Italia. 
20 GIU - Il 20 Giugno ricorre l’anniversario del Telefono Verde Aids e Ist dell’Istituto Superiore di Sanità: da 29 anni il Servizio, anonimo e gratuito, mette a disposizione un’équipe di ricercatori che assicurano interventi di counselling telefonico mirati alla prevenzione delle Infezioni Sessualmente Trasmesse (Ist).
 
L’organizzazione strutturale del TV Aids e ISst (anonimato, gratuità, apertura quotidiana con sei linee telefoniche, risposta in più lingue), coniugata con le competenze tecnico-scientifiche e comunicativo-relazionali degli specialisti che vi rispondono, hanno consentito di effettuare 758.554 interventi di counselling telefonico, dal 20 giugno 1987 al 10 giugno 2016, rispondendo a 2.053.208 quesiti sull’HIV e sulle infezioni trasmesse per via sessuale.
Allargando la visuale al Network italiano "ReTe Aids", di cui fanno parte 19 Aids/Ist Help Line di strutture pubbliche e non governative compreso il Telefono Verde Aids e Ist, coordinato dell’Iss, nel 2015 sono pervenute complessivamente alla ReTe Aids 20.843 telefonate, di cui il 67,1% al solo TV Aids e Istcdell’Iss.
 
Il profilo della persona che telefona
Le telefonate ricevute in 29 anni di attività sono state effettuate prevalentemente da persone di sesso maschile (75,3%). La fascia di età più rappresentata per entrambi i sessi è quella compresa tra i 20 e i 39 anni (77,3%); circa la metà (46,7%) degli utenti del TV Aids e Ist dichiara di chiamare da regioni del Nord Italia. 

Nel corso degli anni le telefonate pervenute da persone straniere sono state 4.516, per il 66,5% effettuate da persone di sesso maschile. La classe di età maggiormente rappresentata è quella che va dai 20 ai 39 anni (82,0%). Le aree geografiche di provenienza sono nell’ordine: Africa (27,7%), Europa non UE (27,4%), America (23,2%), Unione Europea (13,6%), Asia (8,0%), Oceania (0,2%). Per otto (0,32%) utenti non è stato possibile individuare la provenienza.
 
Sul totale delle telefonate pervenute, il gruppo maggiormente rappresentato (55,9%) è costituito da persone che affermano di aver avuto rapporti eterosessuali. I quesiti e i temi affrontati, pari a oltre 2 milioni e 50 mila, riguardano quattro specifiche aree:
• modalità di trasmissione delle Infezioni Sessualmente Trasmesse (27,5%);
• informazioni sugli esami diagnostici e nello specifico sul test HIV, dove effettuarlo, dopo quanto tempo e con quali modalità (25,4%);
• aspetti psico-sociali che ancora oggi sembrerebbero denotare l’impatto fortemente emotivo che le IST e in particolare l’HIV suscitano nella popolazione (13,6%);
• dubbi derivanti dalla disinformazione (12,6%).
 
Cosa dicono i numeri
La fotografia che emerge dall’attività del TV Aids e Ist rileva come un notevole numero (75,3%) di soggetti di sesso maschile, per il 55,9% eterosessuali, presenti un forte bisogno di essere informato su come si trasmettano le infezioni e su come queste possano essere evitate. Parallelamente il numero di telefonate provenienti dalle donne risulta essere nettamente inferiore rispetto a quello dei maschi (24,7% vs 75,3%), tale divario si è ampliato nel corso degli anni, raggiungendo nel 2015 una percentuale del 13,6%. 
 
Significativa è anche la proporzione di telefonate nelle quali gli esperti hanno fornito informazioni sui centri diagnostico-clinici, svolgendo in tal modo un concreto lavoro di prevenzione delle Ist attraverso un invio mirato ed appropriato ai servizi socio-sanitari presenti sul territorio nazionale. 
In sintesi, il TV Aids e Ist si pone come uno dei principali riferimenti istituzionali per veicolare informazioni scientifiche, aggiornate e personalizzate, su temi già noti e su problematiche nuove, attuando pertanto un’azione di monitoraggio su come a tutt’oggi le Ist e in particolare l’infezione da Hiv vengano percepite, sulla disinformazione ancora presente, sull’importante funzione di rilevamento dei nuovi bisogni informativi.
 
Cosa emerge nell’anno 2015
Dal 1 gennaio al 31 dicembre 2015, il Tva e Ist ha ricevuto un totale di 13.993 telefonate, delle quali 12.086 (86,4%) provenienti da persone di sesso maschile, 1.904 (13,6%) da persone di sesso femminile e 3 da persone transessuali. 
La distribuzione per classi di età evidenzia come siano soprattutto le persone di età compresa fra i 20 e i 39 anni (68,3%) a rivolgersi al Servizio e, in particolare, il 28,0% ha fra i 20 e i 29 anni ed il 40,3% tra i 30 e i 39 anni. L’età mediana degli utenti è di 34 anni.
 
Per quanto riguarda la distribuzione geografica, dal Nord sono giunte 6.057 telefonate (43,3%), dal Centro 3.847 (27,5%), dal Sud 2.941 (21,0%), dalle Isole 1.141 (8,2%). Sulla base dei tassi per 100.000 abitanti (calcolati sulla popolazione residente al 1 gennaio 2014 - dati Istat) si evince che il numero maggiore di telefonate è pervenuto dalle regioni del Centro Italia.Le prime quattro province dalle quali si registra una più alta affluenza di telefonate sono nell’ordine: Roma (14,4%), Milano (10,8%), Napoli (6,7%) e Torino (3,6%).
 
Nel corso del 2015, circa i due terzi delle telefonate giunte al Tva e Ist è da attribuirsi a persone che hanno avuto contatti eterosessuali (65,4%). Fra questi sono inclusi anche i clienti di prostitute e di transessuali (24,2%), target non facile da individuare e da raggiungere, che sembrerebbe preferire l’interazione telefonica con l’esperto per ricevere informazioni in merito ai comportamenti a rischio di Ist.
Per quanto riguarda gli altri gruppi di utenti che più spesso si sono rivolti al Servizio, troviamo, nel 23,5% dei casi, persone che pur non avendo messo in atto comportamenti a rischio temono di essersi esposti al contagio da HIV o da altri agenti eziologici. 
 
Nel corso del 2015, la percentuale di "nuove telefonate" è pari al 65,5%. Si tratta di 9.166 persone che hanno scelto di rivolgersi per la prima volta al Tva e Ist, spesso a seguito dell’utilizzo di social network, forum e motori di ricerca come, per esempio, Google.
 
Dai dati del Tva e Ist si può ricavare un’ulteriore significativa informazione circa la proporzione di utenti che ha effettuato, almeno una volta nella vita, il test per la ricerca di anticorpi anti-HIV. Nel 2015 tale quota è pari al 39,7%. Una ulteriore analisi relativa al target di utenti che si sono rivolti al Servizio per la prima volta, mostra che la proporzione di coloro i quali hanno eseguito almeno un test Hiv scende al 34,6%.
 
Nell’anno 2015, i quesiti formulati dagli utenti, all’interno del colloquio di counselling con gli esperti del Tva e Ist, sono stati complessivamente 48.016 e hanno riguardato principalmente - modalità di trasmissione dell’HIV e delle altre infezioni sessualmente trasmesse (34,7%), informazioni sui test (23%), dubbi derivanti dalla disinformazione (13,3%).
 
Sono, infine, emerse differenze statisticamente significative per quanto riguarda la distribuzione dei quesiti per sesso, considerando esclusivamente i tre argomenti più richiesti, gli uomini sono più interessati a conoscere le modalità di trasmissione degli agenti patogeni delle Ist, mentre le donne sembrerebbero essere più disinformate e, al tempo stesso, più interessate ad ottenere indicazioni circa gli esami diagnostici. 
20 giugno 2016
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