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Gli esperti a confronto: come rafforzare il sostegno al settore
19 NOV - Dopo anni di inseguimento, nel 2017 l’Italia è diventata la prima piattaforma produttiva di farmaci in Europa con 31,2 miliardi di euro di medicinali prodotti, sorpassando così la Germania ferma a 30,6 miliardi di euro. Grazie al boom dell’export sperimentato nell’ultimo decennio, si posiziona dunque al primo posto a livello europeo per produzione farmaceutica complessiva, precedendo in questa graduatoria anche paesi come Francia (21,9 miliardi di euro) e Regno Unito (20,6 miliardi di euro). In particolare, l’Italia è saldamente leader in Europa nella produzione farmaceutica conto terzi, un comparto costituito da imprese specializzate a cui imprese titolari dell’autorizzazione a commercializzare un medicinale (tipicamente grandi multinazionali) affidano la produzione.

È questa la fotografia scattata dal Rapporto Nomisma su quale si sono confrontati nel corso dell’evento di presentazione in streaming, Mario Fiorentino, Direttore generale per la politica industriale, l’innovazione e le PMI del ministero dello Sviluppo Economico, Nicola Magrini Dg di Aifa, Antonio Parenti, capo della rappresentanza italiana della Commissione Ue e Angela Ianaro, membro delle Commissioni parlamentari Affari Sociali e Politiche dell’UE e Presidente Intergruppo Parlamentare Scienza e Salute della Camera dei Deputati.

Fiorentino, ha posto l’accento sull’eccellenza dell’industria farmaceutica, leader in Europa per produzione, export, occupazione, innovazione e ricerca: “Abbiamo registrato una grande reattività da parte del settore davanti a un evento impattante come è quello della pandemia. Da parte del Governo la priorità – ha assicurato – è quella di rafforzare il sostegno alle imprese. Le sfide decisive ora sono per far compire al nostro paese un salto di qualità nelle politiche industriali”.
 
Il Capo della Rappresentanza in Italia della Commissione europea, Parenti ha annunciato che il 24 novembre la commissione europea adotterà una nuova strategia sui prodotti farmaceutici per cercare di capire “come e quanto si possa lavorare insieme sul fronte europeo” per assicurare un’autonomia produttiva rispetto ai paesi extra Ue, ma senza ostacolare l’importanza dell’export che è enorme non solo per l’Italia ma per tutti i Paesi.
 
 
Per Angela Ianaro, la produzione farmaceutica è essenziale per il Paese “siamo i primi in Europa su questo fronte” ha detto. Ma da sola non basta, “serve più ricerca e innovazione, ma anche un ripensamento progressivo della governance del farmaco. Dobbiamo anche fare una riflessione sul meccanismo del payback e attuare politiche fondate su basi scientifiche oltre ad assicurare la certezza delle regole e dei tempi dei processi regolatori. L’industria farmaceutica rappresenta un asset strategico del made in Italy. Dobbiamo però trovare spazio anche per chi fa ricerca in questo ambito”. Insomma bisogna creare un ambiente più competitivo.
 
A livello parlamentare, ha poi aggiunto Ianaro, l’attenzione è concentrata su Recovery Fund e sulla visione futura di questo paese. “C’è però bisogno di un’affermazione chiara dell’importanza della ricerca scientifica – ha aggiunto – per questo ho creato l’Intergruppo Scienza e Salute, proprio per dare uno slancio ulteriore e creare a un laboratorio di idee che in maniera trasversale possa discutere dei bisogni e delle criticità”.
 
Per il Dg Magrini, il settore ha mostrato in questa emergenza una immediata capacità di reazione e di sintesi. “Come cittadino sono grato al sistema produttivo che ha dimostrato una grande capacità di risposta ai bisogni emersi durante la pandemia – ha detto – ora il mio sforzo sarà incardinare Aifa nel Ssn, a suo supporto. Un pilastro non solo per l’approvazione iniziale dei farmaci, il monitoraggio e la capacità di verificare la sostenibilità del sistema, ma anche a supporto delle regioni per aumentarne l’efficienza economica ed anche per rendere l’accesso ai farmaci più omogeneo sul territorio. Un esempio chiaro sono proprio gli equivalenti poco utilizzati nel sud del Paese, bisognerà agire per incentivarne l’uso”.
 
19 novembre 2020
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