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Sardegna: da lunedì per entrare nell’isola obbligo di tampone negativo o certificato vaccinale
Le persone non vaccinate o che non avessero fatto il test prima dell'arrivo, avranno tre opzioni: sottoporsi al tampone antigenico all'arrivo, con l'obbligo, in caso di esito negativo, di ripetere il test dopo 5 giorni; sottoporsi a tampone molecolare entro 48 ore dall'ingresso nell'Isola; mettersi in isolamento al proprio domicilio per dieci giorni. Una seconda ordinanza fissa poi nuove regole per il trasporto locale. Ordinanza 5 e Ordinanza 6
06 MAR - ll Presidente della Regione Sardegna Christian Solinas ha firmato, nella serata di ieri, due nuove ordinanze in materia di contrasto e prevenzione della diffusione epidemiologica da Covid-19 in Sardegna. Le misure contenute in entrambi i provvedimenti saranno effettive da lunedì 8 marzo.
 
Nuove regole per chi arriva in Sardegna. Una delle ordinanze prevede che a partire dalla prossima settimana e fino al 24 marzo, saranno in vigore nuove regole per chi arriva in Sardegna al fine di impedire una nuova crescita dei contagi nell'Isola, oggi unica regione in Italia a essere classificata a 'rischio basso'.
 
Ai viaggiatori in arrivo, via mare o via aerea, sarà richiesta la registrazione tramite la sezione dedicata nel portale istituzionale della Regione o dall'app 'Sardegna Sicura' disponibile per i dispositivi mobili. All'atto della registrazione, che dovrà essere verificata agli imbarchi, i viaggiatori potranno certificare di essere stati immunizzati tramite vaccinazione (cioè di aver ricevuto entrambe le dosi previste) o di essersi sottoposti a test diagnostico con tampone antigenico o molecolare con esito negativo "eseguito – si legge nel provvedimento – non oltre le 48 ore dalla partenza".
 
Le persone non vaccinate o che non avessero fatto il test prima dell'arrivo in Sardegna, avranno tre opzioni per adempiere alle prescrizioni indicate nell'ordinanza: sottoporsi al tampone antigenico all'arrivo, presso gli appositi spazi dedicati all'interno di porti e aeroporti, con l'obbligo, in caso di esito negativo, di ripetere il test dopo cinque giorni; sottoporsi a tampone molecolare in una struttura autorizzata (pubblica o privata) entro 48 ore dall'ingresso nell'Isola; mettersi in isolamento al proprio domicilio per dieci giorni, avendo cura di darne comunicazione al proprio medico di famiglia, al pediatra di libera scelta, o per i non residenti all'Azienda sanitaria territorialmente competente per il tramite del numero verde.
 
La seconda ordinanza, in vigore fino al 15 marzo salvo eventuali proroghe determinate dall'andamento epidemiologico, stabilisce il limite di riempimento su tutti i mezzi del trasporto pubblico locale che, a esclusione del trasporto scolastico dedicato, non potranno trasportare più del 50% dei passeggeri consentiti.
 
Il Presidente ha inoltre definito le modalità della didattica per le scuole secondarie di secondo grado in modo che "almeno al 50% e fino a un massimo del 75% della popolazione studentesca – è riportato nell'Ordinanza – sia garantita l'attività didattica in presenza, comunque in misura non superiore a quella consolidata alla data odierna".
 
Resta sempre garantita la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia necessario l'utilizzo di laboratori e per "mantenere una relazione educativa – si legge – che realizzi l'effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali", secondo quanto previsto dalle disposizioni nazionali. Continua a svolgersi integralmente in presenza l'attività didattica per i servizi educativi per l'infanzia, per la scuola dell'infanzia e per il primo ciclo di istruzione, mentre è prevista per le università, così come le istituzioni di altra formazione artistica musicale e coreutica, la predisposizione di piani per lo svolgimento delle attività in presenza e a distanza che tengano conto dell'evoluzione del quadro pandemico.
 
"La Sardegna, prima e attualmente unica regione a essere stata classifica in zona bianca – ha detto Solinas– ha il diritto di tornare alla normalità attraverso un percorso graduale che difenda gli importanti risultati raggiunti con grande sacrificio. Il virus è ancora una minaccia e servirà mantenere tutte le precauzioni possibili per uscire dall'emergenza nei tempi più brevi. Continua incessantemente il nostro impegno contro il Covid-19, per i sardi, per i tanti studenti del nostro territorio e per tutte quelle persone che torneranno in Sardegna e che potranno farlo in sicurezza".
06 marzo 2021
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