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Lombardia. Respinta mozione di sfiducia su Gallera
La mozione, presentata dal M5S, è stata bocciata a scrutinio segreto con 47 voti contro 31 a favore. Durante le dichiarazioni di voto, si erano espressi per il sì oltre al M5S, anche il PD, +Europa-Radicali e Gruppo Misto-Azione. L’assessore su Facebook: "Ringrazio di cuore il Presidente Attilio Fontana e i consiglieri di maggioranza per la grande prova di determinazione e compattezza. Io e dirigenti della DG Welfare continuiamo a lavorare al massimo della nostra capacità per la salute dei cittadini”.
02 DIC - L’assessore al Welfare della Lombardia, Giulio Gallera, supera una nuova mozione di sfiducia, salvato dalla maggioranza che ha votato a scrutinio segreto contro la mozione presentata dal Movimento 5 Stelle (primo firmatario il Consigliere Massimo De Rosa).
 
La mozione chiedeva di rivedere radicalmente l’assetto dell’Assessorato regionale al Welfare, “a fronte del’incapacità a rispondere, con prontezza ed efficacia, all’annunciato aggravamento autunnale dell’emergenza da COVID-19, nonché dell’inidoneità dello stesso assetto a predisporre, e a condividere con l’istituzione consiliare, una complessiva strategia politica, gestionale e di riorganizzazione del Servizio Sanitario regionale, che, avvalendosi delle ATS e valorizzando il fondamentale apporto delle strutture sanitarie, avrebbe dovuto garantire appieno la tutela della salute della cittadinanza lombarda nell’attuale fase emergenziale”. 

Soddisfatto Gallera che, da Facebook, ringrazia “di cuore il Presidente Attilio Fontana e i consiglieri di maggioranza per la grande prova di determinazione e compattezza. La mozione di sfiducia presentata dal M5S è stata respinta da tutta la maggioranza - 47 voti contrari 31 favorevoli - Io e dirigenti della DG Welfare continuiamo a lavorare al massimo della nostra capacità per la salute dei cittadini”.
 

 
 
Durante le dichiarazioni di voto, si sono espressi per il sì oltre al M5S, anche il PD, +Europa-Radicali e Gruppo Misto-Azione. 

Rabbia da parte dell'Opposizione. “Hanno sbagliato su tutto: vaccini, tamponi, tracciamento, trasporti. L’Assessorato andava resettato molti mesi fa. Eppure la Lega continua a difenderne e giustificare l’inadeguato operato. Questo perché le responsabilità del presidente Fontana sono legate a doppio filo con quelle dell’assessore Gallera. Spiace prevedere che sotto l’albero i lombardi, costretti a sacrifici da scelte di programmazione regionale sbagliate, troveranno la stessa gestione disastrosa dell’emergenza Covid di sempre”, afferma in una nota Massimo De Rosa, capogruppo del M5S Lombardia.

“Qui non si tratta di accusare una singola persona o chi occupa una poltrona - prosegue  De Rosa -: ha fallito tutto un sistema di offerta socio sanitaria. Lo stesso che le politiche del centrodestra hanno smantellato per anni e che oggi rifiutano di provare a migliorare. Mai come oggi le responsabilità di una gestione disastrosa della pandemia sono chiare. I cittadini lombardi possono toccarle quotidianamente con mano. Di qui in avanti questa maggioranza, oltre che rispondere delle proprie responsabilità, dovrà spiegare con chiarezza perché non intende cambiare. Siamo stufi di ascoltare giustificazioni. A questa Regione serve una guida”.

Per il capogruppo del M5S Lombardia “nessun lombardo merita l’incompetenza e l’inadeguatezza che hanno trasformato la nostra regione in uno degli epicentri mondiali della pandemia. Sbagliare è umano, perseverare è incosciente. Farlo sulla pelle dei cittadini è infame. In ogni caso a pagare gli errori di questa Giunta regionale saranno gli stessi lombardi che questa maggioranza avrebbe dovuto tutelare”.
 
Delusione anche da parte del capogruppo del Pd in Regione Fabio Pizzul. “Per l’ennesima volta Lega e alleati si autoassolvono sulla gestione della pandemia, nonostante errori evidenti come il mancato approvvigionamento dei vaccini antinfluenzali necessari a garantire la vaccinazione a tutte le categorie più esposte. Per questo è significativo che abbiano dovuto accettare la nostra proposta di rimborsare chi, pur avendo diritto, si è dovuto rivolgere al privato per ottenere il vaccino, ammettendo la propria debolezza”, commenta.

“Fin dall’inizio - prosegue Pizzul - Fontana e Gallera si sono arroccati nel palazzo da dove hanno a più riprese rassicurato la popolazione che tutto veniva gestito per il meglio. Non è così, ormai è evidente a tutti, e non fa bene ai cittadini una giunta regionale che nega la realtà. Noi non smetteremo di denunciare ciò non funziona che, dalle RSA ai vaccini, dalla medicina territoriale alle usca, è entrato nel dibattito d’Aula solo perché portato dall’opposizione. E contemporaneamente porteremo avanti la nostra azione in commissione d’inchiesta e la nostra proposta di riforma della sanità lombarda, perché questa pandemia non dovrà essere, quando finalmente succederà, passata invano”.
02 dicembre 2020
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