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Sardegna. Solinas ridisegna la sanità. La bozza presentata in Giunta. Sparisce la Asl Unica, tornano le Asl, che saranno cinque. Ma la spesa resta centralizzata
Il Presidente della regione Christian Solinas ha presentato alla Giunta un abbozzo della riforma della sanità pensata sul modello Veneto. L’Ats sarà sostituita dall’Azienda regionale della Salute (Ares), le Asl diventeranno cinque: “Da un lato facciamo un modello che parte dal ripristino delle aziende sanitarie sul territorio per restituire centralità alla domanda di salute dei cittadini, dall’altra mantiene una centrale di committenza per le spese che possono essere gestite in maniera più efficace a livello centralizzato”. IL TESTO
30 AGO - Ieri pomeriggio, giovedì 29 agosto 2019,  il Presidente della regione Sardegna Christian Solinas ha presentato alla Giunta un abbozzo sulla riforma della sanità che già aveva annunciato in campagna elettorale: andrà in archivio il modello attuale della Asl Unica, le Asl diventeranno cinque. Ma l’amministrazione delle spese relativamente agli acquisti e alla gestione del personale rimarrà centralizzata e sarà responsabilità di quella che sarà denominata l’Azienda regionale della Salute (Ares).

Il governatore riorganizza così la governance nella riforma sanitaria mantenendo però anche tutto quello ritenuto di positivo che era stato fatto nella riforma sviluppata dall’ex assessore per la sanità Luigi Arru, insieme con l’ex manager Fulvio Moirano e con l’ex governatore Francesco Pigliaru.

La riforma sanitaria Solinas seguirà l’esempio dell’azienda zero sul modello Veneto: “Da un lato facciamo un modello che parte dal ripristino delle aziende sanitarie sul territorio per restituire centralità alla domanda di salute dei cittadini sui territori”, spiega il Presidente al TGR Sardegna. “Dall’altra mantiene una centrale di committenza sostanzialmente per quanto riguarda tutte le spese che possono essere gestite in maniera più efficace a livello centralizzato”.

La riforma delle Asl andrà di pari passo con la riforma del ripristino delle vecchie province storiche (Olbia-Tempio, Ogliastra, Carbonia-Iglesias, Medio Campidano) abrogate dal referendum del 6 maggio 2012: “Credo che ci siano ragioni storiche, ragioni orografiche, di viabilità, culturali, per giustificare quattro province storiche della Sardegna come ambiti territoriali omogenei – sottolinea Solinas -, con l’aggiunta della Gallura che rappresenta oggi un motore trainante dell’intera economia sarda”.

Nell’organizzazione della governance prevista nella bozza della nuova riforma della sanità, così come riporta l’Ansa, si aggiungono inoltre l'Azienda di rilievo nazionale e alta specializzazione "Brotzu" (Arnas), le Aziende miste ospedaliero universitarie di Cagliari e Sassari (Amou), e l'Azienda regionale emergenza urgenza Sardegna (Areus). La Nuova Sardegna ha pubblicato un'anticipazione.

L'Ats sarà sostituita entro l’anno in corso dall'Ares che avrà, come detto, la responsabilità della gestione sanitaria accentrata per quanto riguarda gli acquisti e la gestione del personale. Sulle Asl, il testo stabilisce i criteri minimi per farle nascere: omogeneità territoriale, condizioni geomorfologiche, orografiche e della rete viaria; la presenza di almeno tre presidi ospedalieri nella circoscrizione territoriale. I direttori generali, come quello dell'Ares, saranno scelti dal presidente della Giunta tra un elenco regionale di idonei e resteranno in carica dai tre ai cinque anni. E' intenzione di Solinas, infatti, costituire un albo regionale, dato che la Sardegna paga da sé le spese della sanità.

Altra novità, verrà introdotto il Nue, numero unico di emergenza 112: basterà comporlo per essere indirizzati a un centro di pronto intervento. Nella bozza è anche previsto un piano di interventi straordinari per il rinnovo e la sostituzione delle strutture ospedaliere esistenti attraverso la realizzazione di nuovi presidi ospedalieri, che comprenderebbero addirittura la costruzione di un nuovo ospedale a Cagliari, al raddoppio del Santissima Annunziata a Sassari e ad un rafforzamento della sanità pubblica ad Olbia ed Alghero. Fino a una razionalizzazione e ammodernamento della sanità nel Sulcis.

La proposta di riforma presentata in Giunta, elaborata insieme all’assessore per sanità, dovrà poi essere trasmessa ai consiglieri e ai partiti di maggioranza per suggerimenti e modifiche, prima di arrivare in aula per essere discussa e approvata. "Abbiamo avviato il percorso per la riforma del sistema sociosanitario della Sardegna - ha dichiarato all'Ansa l'assessore della Sanità Mario Nieddu -, si tratta di un primo passo, di un impianto base, poi la riforma complessiva con la riorganizzazione della rete ospedaliera nascerà dopo gli Stati generali della Salute che si terranno entro la fine dell'anno".

Elisabetta Caredda
30 agosto 2019
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