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La Lombardia ritocca l’Agenzia dei controlli e i confini dell’Asst. Abrogata l’Agenzia per la promozione del servizio sociosanitario
Gli interventi, spiega Gallera, rispondono ad “esigenze di adeguamento alla normativa statale e in parte a esigenze di carattere organizzativo, di razionalizzazione, semplificazione o di maggior chiarezza”. L’Agenzia per la promozione del servizio sociosanitario e il Centro regionale di farmacovigilanza saranno collocati nell’ambito della Direzione generale Welfare. Eliminato anche il Gatts (Gruppo di approfondimento tecnico per le tecnologie sanitarie) con il suoi compiti che passano in parte dall’Agenzia di Controllo, in parte dall’Osservatorio epidemiologico.
04 OTT - Approvato dalla Giunta della Lombardia un progetto di legge che introduce ‘ritocchi’ della legge 23, specificando meglio i compiti e le funzioni dell’Agenzia dei Controlli, definendo i criteri per usufruire delle borse di studio per gli specializzandi messe a disposizione da Regione Lombardia e ridefinendo i confini di due ASST. “Un provvedimento molto importante perché contiene alcune modifiche dovute in parte ad esigenze di adeguamento alla normativa statale e in parte a esigenze di carattere organizzativo, di razionalizzazione, semplificazione o di maggior chiarezza”, commenta l’assessore al Welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera in una nota, illustrando i contenuti del provvedimento, non ancora reso pubblico sul sito della Regione.

“Nel Pdl, dopo un approfondito confronto con il territorio e con tutti gli stakeholder coinvolti - ha spiegato Gallera - si ridefiniscono i confini di due ASST in relazione al presidio ospedaliero di Angera e di Menaggio. Il riassetto nasce dall’esigenza di meglio rispondere ai bisogni della popolazione assistita e accoglie le richieste del territorio avanzate nel corso del periodo di prima attuazione della legge. In particolare è previsto l’afferimento del presidio ospedaliero di Angera all’ASST 7 Laghi (proveniente dall’ASST Valle Olona) e l’afferimento dei Comuni del Medio Lario all’ASST Lariana; in conseguenza di ciò il presidio di Menaggio passa all’ASST Lariana (proveniente dall’ASST Valtellina).

“Inoltre - ha aggiunto Gallera - proponiamo inoltre l’abrogazione dell’Agenzia per la promozione del servizio sociosanitario lombardo in quanto riteniamo più opportuno ricollocare l’attività nell’ambito della Direzione generale Welfare. Viene eliminata anche l’attività del GATTS (Gruppo di approfondimento tecnico per le tecnologie sanitarie), in quanto i relativi compiti vengono assorbiti in parte dall’Agenzia di Controllo, in parte dall’Osservatorio epidemiologico, anche per ciò che riguarda l’aderenza della cura farmaceutica nella presa in carico, e dalla Direzione generale Welfare. Conseguentemente, si prevede la collocazione del centro regionale di farmacovigilanza presso la stessa direzione regionale”.

 “Le proposte relative all’istituzione di borse di studio aggiuntive per i Medici di Medicina Generale (MMG) e di contratti aggiuntivi per gli specializzandi - ha spiegato l’assessore - sono dettate dall’evidenza che oggi il numero dei nuovi specialisti e dei nuovi MMG copre a mala pena la metà dei pensionamenti con inevitabili ripercussioni negative sulla possibilità di garantire un adeguato livello di servizi. Si stima che i MMG che andranno in pensione nei prossimi anni saranno: 116 nel 2019, 176 nel 2010, 334 nel 2021, 402 nel 2022, 465 nel 2023. Con l’intervento proposto, la Regione intende farsi carico del finanziamento di tali contratti e borse di studio aggiuntivi rispetto a quelli finanziati dal Ministero, prevedendo al contempo condizioni volte a favorire la permanenza dei beneficiari nell’ambito del servizio sanitario regionale”.

Possono accedere alle borse aggiuntive regionali i medici che abbiano i seguenti requisiti:

- essere collocati nella graduatoria ed iscritti all'ordine dei medici-chirurghi e degli odontoiatri della Regione alla data di inizio delle attivita' didattiche del corso di formazione specifica in medicina generale; avere residenza in Lombardia da almeno tre anni, alla data di scadenza del bando di concorso per l'accesso al corso di formazione specifica in medicina generale;

- non avere gia' beneficiato di un contratto aggiuntivo regionale, ad esclusione del caso in cui abbiano restituito quanto percepito;

- si impegnino, mediante sottoscrizione di apposita clausola contrattuale, a prestare servizio presso il Servizio Sanitario Regionale (SSR) per un periodo minimo complessivo di almeno tre anni nei cinque anni successivi al conseguimento del diploma di formazione specifica in medicina generale e ad aderire ai programmi di sviluppo regionali.

In caso di inadempimento agli obblighi, il medico assegnatario della borsa aggiuntiva regionale e' tenuto a restituire alla Regione fino all'ottanta per cento di quanto percepito.
04 ottobre 2018
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