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Lilt Milano compie 70 anni. Così ha contribuito a cambiare la consapevolezza sul cancro
È nata nel 1948 con l’obiettivo di dare assistenza ai malati; dagli anni ’70 ha intrapreso un’attività di informazione sui corretti stili di vita in un’ottica di prevenzione dei tumori. Oggi, la quasi totalità dei milanesi si dicono molto più informati e attenti alla cura della salute e alla prevenzione dei tumori rispetto a 30 anni fa.
15 MAR - In tre decenni la percezione del cancro a Milano è profondamente cambiata: è aumentata la consapevolezza e la conoscenza della malattia, così come l’attenzione alla prevenzione. In questo mutamento, un ruolo importante è stata di certo svolto dalla Lilt, la Lega italiana lotta ai tumori la cui sezione milanese nel 2018 compie 70 anni.

Sono questi gli aspetti salienti emersi da un’indagine che l’Istituto di ricerche Doxa ha realizzato per i 70 anni di Lilt Milano.I risultati della ricerca sono stati presentati oggi a Palazzo Bovara.

“Nel 2018 la nostra Associazione festeggia i suoi 70 anni, decenni dedicati ad aumentare la consapevolezza della popolazione sulla possibilità di prevenire e diagnosticare precocemente la malattia”, dice il presidente di Lilt Milano Marco Alloisio. “Possiamo dire con soddisfazione che grazie al nostro costante impegno e a quello di tutte le istituzioni sanitarie pubbliche e private operanti sul territorio, i milanesi si sentono più informati e attenti a queste tematiche. Dall’indagine emerge infatti che in 30 anni il 79% dei cittadini è più informato sulla prevenzione dei tumori e ciò si traduce in un notevole incremento della frequenza con cui si sottopongono a visite di prevenzione e check-up. La LILT, nata nel 1948 sotto la spinta di dare assistenza ai malati, ha poi dagli anni ’70 intrapreso un’attività di informazione sui corretti stili di vita grazie ai quali si possono prevenire vari tipi di tumore. Dopo 70 anni di attività quasi 9 intervistati su 10 la conoscono almeno di nome e un terzo la conosce molto bene, essendo informati sulle sue attività. Quasi un quinto ne ha frequentato gli Spazi Prevenzione, ambulatori dove offriamo visite ed esami di diagnosi precoce con alti standard qualitativi sia in termini di personale medico sia per quanto riguarda la tecnologia delle strumentazioni. Abbiamo effettuato, dal 1969 al 2017 3.397.263 visite ed esami di diagnosi precoce, dal 1956 al 2017 circa 520 mila interventi di assistenza, e dal 1970 al 2017 circa 920 mila bambini delle elementari sono stati raggiunti dalle campagne anti fumo. Celebriamo quindi i 70 anni orgogliosi di quanto abbiamo realizzato finora ma allo stesso tempo consapevoli che il nostro lavoro deve continuare”.

L’indagine fotografa un profondo mutamento di scenario rispetto a 30 anni fa. “Dall’indagine emerge che oltre i due terzi (67%) degli intervistati le riconoscono un ruolo importante (24% molto + 43% abbastanza) e gli argomenti di sensibilizzazione più noti risultano quelli legati alla mammografia/pap test (57%), alla lotta al fumo (51%) e alla  diagnosi precoce (49%)”, dice il ricercatore Doxa Paolo Colombo. “I milanesi, rispetto a 30 anni fa, si sono mostrati molto più sensibili che in passato sul problema dell’inquinamento dell’aria e sul tema della corretta alimentazione e, seppur in misura inferiore, hanno dichiarato una maggior attenzione per la forma fisica. Da ciò ne deriva non solo lo svolgimento di attività fisica a scopo di prevenzione, ma anche la diffusione di una mobilità sostenibile (il 61% del campione cerca di spostarsi senza usare l’auto) e di una reale attenzione per un’alimentazione corretta, sana ed equilibrata (73%), con un maggior consumo di pesce, frutta e verdura ed un contenimento del consumo di carne rossa ed insaccati, soprattutto fra gli intervistati over 44. Da sottolineare anche una riduzione sia del consumo di alcolici che di sigarette, in particolare fra gli uomini”.

“I milanesi sono sempre più attenti e sensibili alle tematiche che riguardano la prevenzione”, ha commentato l'assessore comunale alle Politiche Sociali, Salute e Diritti Pierfrancesco Majorino. “L’amministrazione, da parte sua, ha il compito di rafforzare questa inclinazione e mettere a disposizione dei cittadini tutti gli strumenti necessari, a partire dall’impegno per una diffusione sempre più capillare dei luoghi preposti all’assistenza sanitaria in ogni quartiere della città”.
 
15 marzo 2018
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